Vaiolo delle scimmie: l’OMS dichiara l’emergenza, ma niente allarmismi. I sintomi da considerare

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria internazionale dopo l'aumento dei casi in Africa di MPX, il vaiolo delle scimmie. Cosa significa e cosa ti devi aspettare

Vaiolo delle scimmie: è emergenza sanitaria. Il Monkeypox, la malattia endemica dell’Africa centrale e occidentale, ha attualmente un tale livello di diffusione che necessario parlare di “emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale“.

A dare l’annuncio è stato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che conferma come il contagio sua cresciuto costantemente negli ultimi due anni.

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Oggi il comitato di emergenza si è incontrato e mi ha informato che la situazione costituisce un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale. Ho accettato questo consiglio, ha detto.

Cos’è il vaiolo delle scimmie

Il Monkeypox (Mpox), più noto appunto come vaiolo delle scimmie, è un’infezione causata da un virus della stessa famiglia del vaiolo umano. Della sua origine ancora si sa poco, ma si ritiene che venga trasmesso da piccoli roditori, primati e scoiattoli che vivono nelle foreste pluviali africane, in particolare nell’Africa occidentale e centrale.

La malattia è stata identificata per la prima volta in Europa nel 1958 in alcuni scimmie provenienti dal Sud-Est asiatico.

I sintomi del vaiolo delle scimmie

L’Mpox non si trasmette facilmente da persona a persona, ma agli infetti si consiglia l’isolamento per 21 giorni.

I sintomi più comuni sono del Monkeypox:

  • febbre
  • brividi
  • lesioni cutanee
  • vescicole e pustole
  • cefalea
  • mialgia
  • dolore alla schiena
  • spossatezza
  • linfoadenopatia
  • ingrossamento dei linfonodi

In genere la malattia si risolve spontaneamente in 1-2 settimane con adeguato riposo e senza terapie specifiche. Ma se necessario si può far ricorso all’uso di antivirali.

QUI vi mostriamo delle immagini per distinguere il Monkeypox da reazioni allergiche.

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