Dichiarato stato di emergenza di salute pubblica internazionale per la diffusione del virus del vaiolo delle scimmie. Oltre 16.000 i casi accertati in tutto il mondo dall'Organizzazione mondiale della sanità, che ha lanciato l'allarme nelle ultime ore
Dopo il Covid-19 il vaiolo delle scimmie o Monkeypox in inglese è la nuova emergenza sanitaria globale. Nelle scorse ore l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha ufficialmente dichiarato il virus endemico in Africa centrale e occidentale una PHEIC Public Emergency of International Concern – emergenza di salute pubblica internazionale.
Con questo concetto allarmante si intende “un evento straordinario che può costituire una minaccia sanitaria per altri Stati membri attraverso la diffusione di una malattia e richiedere una risposta coordinata a livello internazionale”.
Visto l’aumento dei casi, il Direttore Generale dell’OMS aveva convocato per giovedì 21 luglio un ulteriore incontro dei membri del Comitato di Emergenza del Regolamento Sanitario Internazionale (IHR). A seguito della dichiarazione del focolaio internazionale di infezione di vaiolo delle scimmie, l’OMS ha fornito le raccomandazioni temporanee relative alle procedure, ai viaggi e alla quarantena. Gli stati e le rispettive misure sono stati suddivisi in quattro gruppi:
- Gruppo 1: Stati senza precedenti di vaiolo delle scimmie nella popolazione umana o che non hanno rilevato un caso di vaiolo delle scimmie per oltre 21 giorni
- Gruppo 2: Stati con casi di vaiolo delle scimmie importati di recente nella popolazione umana e/o che hanno comunque subito la trasmissione da uomo a uomo del virus del vaiolo delle scimmie, compresi i gruppi chiave della popolazione e le comunità ad alto rischio di esposizione
- Gruppo 3: Stati con trasmissione zoonotica nota o sospetta del vaiolo delle scimmie, compresi quelli in cui è nota o è stata segnalata in passato la trasmissione zoonotica del vaiolo delle scimmie e documentata o sospettata la presenza del virus del vaiolo delle scimmie in qualsiasi specie animale
- Gruppo 4: Stati con capacità di produzione di contromisure mediche
Per tutti i gruppi vale l‘obbligo di monitoraggio sanitario: segnalare quindi qualunque caso sospetto, tracciare i contatti e gestire il paziente in follow-up dopo 21 giorni così come considerare l’introduzione di vaccini per le categorie più a rischio.
Per quanto riguarda i viaggi internazionali, i pazienti con sintomi sospetti devono evitare di intraprendere qualunque viaggio fatta eccezione per quelli strettamente legati a motivi di salute gravi. Le autorità sanitarie nazionali seguiranno il caso tramite il monitoraggio.
Per i lavoratori frontalieri, se identificati come contatti di un caso di vaiolo delle scimmie, possono continuare a svolgere la loro professione a patto che il monitoraggio sanitario sia coordinato dalle autorità sanitarie di entrambi i Paesi al confine.
Attualmente a livello globale vi sarebbero più di 16.000 casi, di cui oltre 4000 registrati solamente durante la scorsa settimana.
Fonte: WHO
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