C'è molto allarmismo in seguito al ritiro di due lotti del vaccino antinfluenzale a seguito di alcune morti sospette. Le fonti ufficiali ci tengono a far sapere 10 cose importanti da tenere a mente prima di vaccinarsi
Ancora non si è conclusa l’indagine che dovrà accertare se una serie di morti sospette avvenute in diverse zone d’Italia nelle ore immediatamente successive alla somministrazione del vaccino antinfluenzale FLUAD, siano davvero da imputare a questa pratica preventiva. Nel frattempo vengono diffuse 10 cose che è bene tenga presente chi è intenzionato ancora a vaccinarsi.
1) Non ci si deve vaccinare quando…
Si è allergici a qualche componente del vaccino, si ha la febbre alta, si è neonati fino a 6 mesi.
2) Raffreddore e allattamento
In caso si stia allattando, si abbia un raffreddore o altre malattie che incidono sul sistema immunitario ci si può comunque vaccinare.
3) Effetti collaterali
Gli effetti collaterali più frequentemente registrati (dopo 6-24 ore) sono localizzati nella zona in cui è avvenuta l’iniezione del vaccino: rossori, gonfori, indurimento della pelle e durano in media due giorni. Circa il 42% delle persone vaccinate accusano invece lievi sintomi influenzali.
4) Ci possono essere rischi più seri?
Secondo il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie degli Stati Uniti reazioni gravi per le quali si ha necessità di rivolgersi al pronto soccorso e si rischia la morte, hanno una frequenza di 2,6 ogni 10 mila dosi di vaccino utilizzate.
5) E se prendo l’influenza?
Il ministero della Salute sostiene che complicanze dell’influenza sono particolarmente preoccupanti in alcuni soggetti ma che potrebbero interessare tutti. Si tratta in particolare di polmoniti batteriche, peggioramento di malattie preesistenti, otiti e sinusiti nei bambini. Secondo le statistiche sembra che ogni anno muoiano circa 8mila persone a causa delle conseguenze dell’influenza.
6) Categorie a rischio
Il vaccino antinfluenzale viene consigliato soprattutto alle persone con più di 65 anni di età e con malattie preesistenti come diabete, problematiche cardiovascolari, ecc.
7) Vaccino e gravidanza
La Siti consiglia il vaccino alle donne nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza, perché le complicanze di un’influenza potrebbero portare al rischio di parto prematuro e basso peso alla nascita. Il vaccino fatto in gravidanza è attivo anche sul neonato fino ai 6 mesi.
8) Qual è il periodo per vaccinarsi e quanto dura la copertura?
Il periodo in cui il vaccino dovrebbe essere somministrato è tra metà ottobre e fine dicembre. È attivo per almeno un anno e la copertura inizia circa 2 settimane dopo l’iniezione.
9) In caso di effetto avverso, che fare?
È importante informare subito il medico che ha somministrato il vaccino, il quale deve fare immediatamente la segnalazione all’Aifa, agenzia italiana del farmaco.
10) Quante segnalazioni ci sono in Italia?
Secondo i dati resi noti dall’Aifa, nel 2012/2013 le segnalazioni sono state 285, di cui il 16,8% considerate gravi.
Queste informazioni “ufficiali” dovrebbero servire a fare una scelta più consapevole in merito al fatto se vaccinarsi o meno. Lo scopo è raggiunto? Forse sì, forse no…
Dal canto nostro vi ricordiamo che per evitare di prendersi l’influenza si può agire in prevenzione anche in un altro modo: lavorando sul sistema immunitario. Ecco 10 cibi e consigli per rafforzarlo!
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