Un vaccino anticancro a base di adenovirus “insegna” al sistema immunitario a riconoscere le cellule tumorali. Lo studio

Si possono usare gli adenovirus per “insegnare” al sistema immunitario come riconoscere le cellule tumorali. Il lavoro, guidato dall’Italian Institute for Genomic Medicine (IIGM), rappresenta una nuova speranza in più contro il cancro

Di vaccini anticancro se ne parla da qualche anno (soprattutto dopo aver sperimentato i vaccini anti Covid) e ora sembrano arrivare i primi risultati concreti: da uno studio guidato dall’Italian Institute for Genomic Medicine (IIGM), emerge come gli adenovirus possano entrare nelle cellule e “insegnare” al sistema immunitario a riconoscere quelle cancerose.

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In altre parole i farmaci anticancro vengono veicolati tramite adenovirus (innocuo per l’uomo) il quale entra nelle cellule “portandoli” con sé.

Il lavoro è stato condotto in collaborazione con la biotech svizzero/italiana Nouscom e ha portato alla conferma dei dati nello studio preclinico ma anche alla conferma di efficacia su 12 pazienti con un sottotipo di tumore del colon in fase metastatica.

Chiaramente tutto questo non è sufficiente ma è molto incoraggiante.

Questo studio pubblicato su fornisce nuove prospettivo su come i farmaci basati su vettori adenovirali possono portare efficacia clinica oltre a quella che si era già vista con la sola inibizione […] – spiega Elisa Scarselli, Direttrice di Nouscom – Il meccanismo è stato sia validato in studi preclinici che osservato nei pazienti, e ci spinge più lontano nella comprensione del potenziale clinico dei vaccini anticancro su base adenovirale. Non vediamo l’ora di iniziare la Fase 2 degli studi clinici nella seconda metà del 2022

La ricerca è stata pubblicata su Science Translational Medicine.

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Fonti: Nouscom / Science Translational Medicine

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