Due settimane di vacanze in montagna fanno bene al sangue. Lo studio

L’altitudine ha importanti effetti sul corpo umano, a partire dai globuli rossi che in quota riescono a trattenere e più ossigeno.

Vacanze in alta quota? Ottima scelta! Bastano pochi giorni in montagna per trarre numerosi benefici per la nostra salute, produrre endorfine ed essere più felici. E non solo: l’altitudine ha effetti sul corpo umano che non ci si aspetta, a partire dal ruolo dei globuli rossi che diventano più “forti” e che, in quota, riescono a trattenere e più ossigeno.

Secondo uno studio del 2016 condotto dall’University of Colorado nell’Altitude Research Centre, i vantaggi di una vacanza tra le vette non derivano solo dall’attività fisica che inevitabilmente si pratica di più o dall’aria più pulita, ma anche da come l’organismo è in grado di adattarsi alle altitudini più elevate.

Per arrivare a questa conclusione, i ricercatori hanno analizzato i cambiamenti nel sangue che avvengono quando saliamo in montagna provando come bastino 15 giorni in alta quota per migliorare la qualità dei globuli rossi incrementando la loro attitudine a trattenere l’ossigeno e a trasportarlo ai tessuti.

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Lo studio

Se sinora si è ipotizzato che ad altitudini elevate il corpo venga spinto a produrre nuovi globuli rossi più forti che siano capaci di fornire più ossigeno ai muscoli, ora lo studio a stelle e strisce ha dimostrato che in alta montagna i globuli rossi non cambiano, ma migliorano.

Gli studiosi hanno portato 21 volontari a 5260 metri di altitudine nelle montagne della Bolivia (qui l’atmosfera contiene il 53% di ossigeno in più rispetto all’aria a livello del mare, rendendo più difficile respirare e fare esercizio), sul massiccio della Chacaltaya e hanno monitorato quotidianamente ogni cambiamento nel loro sangue.

Dopo una settimana di permanenza in quota, i volontari sono tornati giù ed è stato controllato lo stato del sangue e dei globuli rossi. I test hanno dimostrato che i globuli rossi ad alta quota migliorano le loro funzionalità, diventando più performanti.

In pratica, più si sale in quota e più riescono a trattenere e a trasportare ossigeno.

Dopo una settimana, lo stesso campione di volontari è tornato in cima al monte boliviano in maniera meno faticosa e più agile. Ciò a conferma di quanto sostengono i ricercatori: nel nostro corpo i globuli rossi vengono prodotti a una media di 2 milioni al secondo con un ciclo vitale di circa 120 giorni ed essi non vengono rimpiazzati da altri globuli rossi, ma si modificano in modo da garantire più ossigeno al corpo.

Per questo, il mutamento che avviene in montagna rimane per tutta la durata della loro vita e, quindi, quando torniamo a casa dopo una vacanza in quota i nostri  globuli rossi avranno imparato a trattenere più ossigeno.

Tutto ciò non fa che bene alla nostra salute fisica e mentale!

Fonti: J. Proteome Res

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