La maggior parte delle persone usa il filo interdentale in modo scorretto, vanificando così l'aiuto di questo accessorio nella cura della bocca
Il filo interdentale è un accessorio prezioso per la nostra igiene orale, che può aiutarci a mantenere il nostro sorriso splendido e in salute per molti anni e che può contribuire addirittura alla prevenzione di problemi di salute più gravi.
La conferma arriva da un nuovo studio condotto dalla Tufts University: le persone che hanno imparato e utilizzato costantemente la corretta tecnica di utilizzo del filo interdentale per un lungo periodo hanno mostrato meno indicatori di una potenziale malattia grave rispetto a coloro che non lo hanno fatto.
L’uso del filo interdentale va oltre il semplice mettere un pezzo di filo tra i denti per far uscire un pezzo di cibo – afferma il parodontologo David Basali, autore principale dello studio.
La maggior parte delle persone che usa questo accessorio, non lo fa in modo corretto o accurato, finendo per vanificare i benefici di questa pratica.
Lo studio
Per comprendere quali benefici possa apportare alla salute un uso costante e corretto del filo interdentale, i ricercatori hanno coinvolto un campione di 36 persone affette da gengivite.
Si tratta del primo stadio di infiammazioni gengivali più gravi, che si manifesta concretamente con il sanguinamento delle gengive durante lo spazzolamento dei denti o l’uso del filo interdentale.
I partecipanti sono stati divisi in due gruppi: il primo è stato formato all’utilizzo della tecnica AHVFT (tecnica adattata del filo interdentale orizzontale verticale) per pulire i denti con il filo interdentale, mentre i membri del secondo gruppo hanno continuato a usare l’accessorio come erano abituati a fare.
Dopo un periodo di otto settimane, i ricercatori hanno valutato il livello di igiene dei denti nei due gruppi di volontari e hanno visto che quelli formati a un uso corretto del filo interdentale hanno ridotto del 70% i fenomeni di sanguinamento delle gengive, rispetto alla riduzione del 30% ottenuta senza tecnica.
Ciò accade perché i batteri che vivono nella bocca metabolizzano i nutrienti presenti nella saliva e nel fluido nella fessura gengivale. I batteri secernono prodotti di scarto appiccicosi e tossici (la cosiddetta placca dentale) che, a loro volta possono portare alla carie e all’infiammazione delle gengive.
Ciò crea, tra gli altri disturbi, malattie parodontali, che colpiscono sia le gengive che le ossa, minacciano la stabilità dei denti e possono interferire con la salute generale di tutto il corpo.
Questo è il primo studio riuscito a dimostrare concretamente che una persona che utilizza il filo interdentale con una tecnica specifica avrà meno infezioni gengivali rispetto a una persona che lo usa in modo casuale e arbitrario – afferma Paul Levi, coautore dello studio.
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Come usare il filo interdentale
- Taglia un pezzo di filo interdentale lungo una trentina di centimetri, e avvolgi più volte le sue estremità al dito medio o anulare di entrambe le mani, lasciando circa 12/15 centimetri di filo ben teso fra le dita.
- Tieni il filo ben teso fra l’indice e il pollice di ciascuna mano: le dita serviranno a guidare il movimento e evitare di tagliarti la gengiva.
- Inizia da un’estremità della dentatura superiore o inferiore e applica il filo interdentale sulla superficie curva del dente, come se piegassi una “C” attorno al dente. Muovi il filo interdentale con un breve movimento avanti-indietro, così come verso l’alto e verso il basso, come se stessi asciugando la schiena con un asciugamano.
Ripetere l’ultimo dei tre passaggi per ogni dente dell’arcata superiore e inferiore, non dimenticando i denti che si trovano più in profondità nella bocca.
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Fonti: Journal of Dental Hygiene / Tufts University
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