Proprietà, uso, controindicazioni e leggende sul Tulsi, il basilico sacro indiano che cresce spontaneamente sull'Himalaya
Indice
Proprietà, uso, controindicazioni e leggende sul Tulsi, il basilico sacro indiano che cresce spontaneamente sull’Himalaya
Il Tulsi è una varietà di basilico utilizzata come spezia, rimedio medicinale e pianta sacra. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere su questa piccola e potente pianta aromatica spontanea.
Tulsi, caratteristiche e origine del basilico sacro
Il Tulsi è una pianta suffruticosa perenne appartenente dalla famiglia delle Lamiaceae, la stessa del basilico cui il Tulsi somiglia in parte nell’aspetto.
Chiamato anche basilico sacro, il nome scientifico di questa pianta è Ocimum tenuiflorum ma i testi riportano anche il nome botanico Ocimum sanctum con cui si indicano anche altre specie simili e varietà colturali. In Hindi il basilico sacro è noto come Tulsi, che diventa Tulasi in Sanscito.
La pianta cresce spontaneamente sulle montagne dell’Himalaya a un’altitudine di duemila metri e si trova molto facilmente nei giardini e nei cortili delle abitazioni nei luoghi di origine.
È possibile coltivare il Tulsi anche da noi: nelle regioni in cui il clima è più caldo e umido, il basilico sacro riesce a vivere all’esterno durante i mesi estivi, mentre d’inverno necessita di essere posto al riparo e di speciali luci da pianta.
Come qualsiasi altra pianta, non è detto che il Tulsi produca le stesse sostanze fuori dal proprio habitat e che abbia le stesse poprietà terapeutiche.
Perché il Tulsi è considerato sacro
In India e in Nepal il tulsi riveste il duplice ruolo di pianta sacra e medicinale. Secondo la religione induista, infatti, il Tulsi è una pianta sacra al Dio Vishnu e alle sue rincarnazioni: un antico mito narra che ogni anno il Dio si unirebbe alla pianta in matrimonio, durante l’equinozio di autunno.
Il basilico sacro incarna Lakshmi, sposa di Vishnu, dea delle bellezza, della prosperità, della fortuna e della fertilità.
Per questo motivo, nei pressi dei templi vengono venduti rami di Tulsi da utilizzare nei riti di benedizione e in quelli dedicati ai defunti.
Proprietà del Tulsi per la salute e controindicazioni
Dal punto di vista medicinale, il tulsi è considerato un rimedio efficace per diversi disturbi.
Il basilico sacro contiene composti attivi come olio essenziale, acido ursolico e flavonoidi, tra cui apigenina e leutolina, cui sono attribuite le sue proprietà.
La medicina ayurvedica attribuisce al basilico sacro proprietà antinfiammatorie, antibatteriche, antiossidanti, digestive, espettoranti e antistress e suggerisce una dose giornaliera da uno a due grammi di droga essiccata.
Il Tulsi ha inoltre azione ipoglicemizzante e ipocolesterolemizzante: la sua assunzione è in grado dunque di ridurre i livelli di glicemia e di colesterolo ematici.
Il basilico sacro è considerata una droga sicura e non presenta particolari effetti collaterali.
Quando e come utilizzare il Tulsi
Le foglie tritate del basilico sacro unite al miele, sono utilizzate per la cura dei malanni di stagione tra cui raffreddore, tosse, bronchite e per abbassare la febbre.
L’infuso ottenuto sempre dalle foglie viene invece somministrato insieme allo zenzero per curare il mal di stomaco e la nausea, anche nei bambini.
Dalla radice del Tulsi si ottiene invece una pasta da applicare sulle punture di insetti per lenire dolore, prurito e arrossamento, nonché come antidoto contro il morso di serpenti e scorpioni
L’olio essenziale ricavato per distillazione dalle foglie del basilico sacro ha poi azione disinfettante ed è in grado di allontanare zanzare e altri insetti.
Grazie alle proprietà antiossidanti, antisettiche e purificanti, le foglie di Tulsi sono utilizzate anche nel settore cosmetico per formulare creme, saponi e oli. I cosmetici a base di Tulsi sono particolarmente indicati in caso di acne, eccesso di sebo e irritazioni della pelle.
Oltre a vantare un antico impiego come pianta medicinale il Tulsi è utilizzato anche come spezia in alcune cucine dell’estremo oriente, specie in Thailandia.
Le piante di basilico sacro possono essere acquistate nei vivai più forniti mentre le foglie essiccate si trovano facilmente in tutte le erboristerie. Le foglie di Tulsi si utilizzano per preparare infusi e oli aromatici.
Leggi anche:
- Tulsi, il basilico sacro indiano
- Basilico: un’erba aromatica ricca di proprietà che aiuta a combattere la tristezza
- Come conservare erbe aromatiche e spezie
- Spezie ed Erbe aromatiche: un po’ di chiarezza
Fonti:
Botanica farmaceutica, Maugini – Bini – Lippi, Piccin
Fitoterapia, Capasso – Grandolini – Izzo, Springer