Un test del sangue messo a punto da alcuni ricercatori tedeschi sarà in grado di fornire una diagnosi precoce di tumore al seno.
Un test del sangue potrà fornire una diagnosi precoce del tumore al seno. Se è fondamentale ricorrere regolarmente a una mammografia, soprattutto per le donne dai 40 anni in su, ora un nuovo tipo di analisi, decisamente meno doloroso, promette lo stesso grado di precisione.
Si tratta della scoperta di un team di ricerca tedesco dell’Università di Heidelberg, che ha messo a punto un nuovo esame del sangue – denominato “Biopsia liquida” – in grado di rilevare il cancro al seno in modo piuttosto preciso, aiutando a diagnosticare l’eventuale tumore anche prima e in modo più affidabile.
Il cancro al seno è il tumore più comune nelle donne nei paesi industrializzati e rappresenta circa il 30% di tutti i casi di cancro. Se il tumore viene rilevato precocemente, la probabilità di sopravvivenza della paziente sale al 95%. Solo in Italia, i casi sono aumentati da 48mila a 52.800 in cinque anni: cresce in termini percentuali (+10% dal 2013) e resta, in assoluto, il tumore più diffuso e diagnosticato nella popolazione femminile. Un aumento dell’incidenza cui però, per fortuna, non è seguito quello della mortalità, che cala del 4% (Focus sul Carcinoma Mammario).
Ora, il test del sangue sviluppato dal ricercatori tedeschi “offre una nuova e rivoluzionaria opportunità di rilevare il cancro al seno in modo rapido e non invasivo utilizzando biomarker nel sangue”, come spiega Christof Sohn, direttore medico dell’ospedale universitario femminile.
L’analisi del sangue – testata su 900 donne, di cui 500 con carcinoma mammario e 400 sane – richiederà solo pochi millilitri di sangue e potrà essere eseguita in qualsiasi laboratorio. Dai dati è emerso che sarebbe in grado di fornire indicazioni “con lo stesso grado di probabilità di una mammografia”, ma i ricercatori ammettono che quanto il test sia sicuro nella prassi si dovrà verificare in studi più ampi.
Normalmente, una corretta prevenzione si basa soprattutto sulla palpazione regolare e sullo screening mammografico, una radiografia del seno. Secondo l’ospedale universitario di Heidelberg, questo nuovo metodo di “biopsia liquida” sarebbe in grado di riconoscere un cancro con l’aiuto dei cosiddetti biomarcatori e quindi integrare in maniera precisa i tradizionali metodi diagnostici.
La mammografia è un esame abbastanza doloroso, ma rimane quello più sicuro per diagnosticare un tumore al seno nella fase iniziale. Se un’analisi del sangue aiuterà ad avere risultati altrettanto precisi, potrà probabilmente eliminare i timori che hanno molte di donne di sottoporsi ad esami diagnostici fondamentali e aumentare quindi i tassi di prevenzione.
Secondo quanto si apprende dalle testate tedesche i risultati dello studio sono per ora difficili da valutare, ma possono far ben sperare in diagnosi precoci più alla portata di tutti.
Nell’attesa, tenete a mente che la buona salute passa sempre prima attraverso i nostri stili di vita e una corretta e regolare prevenzione.
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Germana Carillo