Tecarterapia. Negli ultimi anni è diventata sempre più popolare questa tecnica riabilitativa usata soprattutto per trattare traumi e infiammazioni. Ma cos’è esattamente la Tecarterapia e quali benefici comporta? Ha delle controindicazioni?
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Tecarterapia. Negli ultimi anni è diventata sempre più popolare questa tecnica riabilitativa usata soprattutto per trattare traumi e infiammazioni. Ma cos’è esattamente la Tecarterapia e quali benefici comporta? Ha delle controindicazioni?
La Tecarterapia, chiamata anche solamente Tecar (Trasferimento energetico capacitivo e resistivo) è una moderna terapia molto apprezzata e utilizzata negli ultimi anni in quanto si è mostrata particolarmente efficace nell’eliminare dolore e infiammazione a carico di articolazioni, muscoli e colonna vertebrale.
La Tecar è infatti indicata per trattare patologie articolari e muscolari, traumi, tendinopatie, patologie dei nervi, dolori acuti o cronici. Per fare tutto questo si serve di un macchinario particolare (che genera un campo magnetico ad elevata frequenza) collegato ad una piastra metallica che deve essere passata da un esperto sulla zona da trattare.
Questa moderna tecnica curativa si può utilizzare dunque in caso di:
• Lesioni muscolari
• Lesioni ai tendini
• Lesioni ai legamenti
• Stiramenti e strappi muscolari
• Distorsioni
• Edemi
• Borsiti
• Traumi
• Cervicalgie
• Lombalgie e lombo-sciatalgie
• Lesioni del menisco
• Algie
• Sindrome pubalgica
• Riabilitazione post-operatoria
Sono poi anche altre le possibili problematiche che si possono trattare con la Tecarterapia, sarà il professionista specializzato a valutare quando usare questa tecnica piuttosto che altro.
TECARTERAPIA: COME FUNZIONA
Lo strumento che si utilizza in Tecarterapia sfrutta il principio del condensatore ed è in grado di aumentare la vasodilatazione nella zona trattata, in questo modo vi è un maggiore afflusso di sangue e aumento della temperatura dall’interno. Ciò concretamente significa che il corpo viene aiutato e stimolato ad autoguarirsi da solo.
Si tratta in sostanza di una termoterapia endogena ovvero di una terapia che si basa sul calore, la particolarità sta però proprio nel fatto che il macchinario è in grado di stimolare la produzione di calore interna del corpo.
Con la Tecar si può lavorare in due modalità differenti: capacitiva e resistiva. La prima si utilizza in caso di problematiche dei tessuti molli, ad esempio i muscoli ma anche tessuto connettivo, vasi sanguigni e linfatici. Mentre la seconda è indicata in caso il problema sia più profondo o a carico di tessuti più duri come ad esempio ossa, cartilagini o articolazioni. Spesso, comunque, durante un trattamento si utilizzano alternativamente entrambe le modalità.
Sulla Tecarterapia dobbiamo dunque sapere che:
• Aumenta la vasodilatazione
• Aumenta il calore dall’interno
• Aumenta la circolazione sanguigna
• Aumenta l’ossigenazione dei tessuti
• Stimola il corpo ad autoguarirsi
• Stimola il drenaggio linfatico
• È una termoterapia endogena
• A seconda del problema si può lavorare in modalità capacitiva o resistiva
• Stimola il rilascio di endorfina (e per questo agisce sul dolore)
La differenza che offre la Tecarterapia rispetto ad altre tecniche in cui si utilizza il potere curativo del calore è che in questo caso esso viene generato direttamente all’interno del tessuto e non veicolato dall’esterno verso l’interno.
BENEFICI DELLA TECARTERAPIA
La Tecarterapia è in grado di accelerare i processi rigenerativi naturali dell’organismo e in particolare le riparazioni cellulari, inoltre è in grado di ridurre il dolore con il vantaggio di velocizzare il recupero dal trauma o dalla problematica che ha colpito il corpo.
I migliori risultati che si ottengono con la Tecarterapia sono nel trattamento di problemi a colonna vertebrale, piedi e mani, spalle, caviglie, ginocchia o anca. La Tecar è molto utilizzata nel trattamento degli sportivi grazie ai suoi risultati particolarmente rapidi.
Ricapitolando la Tecarterapia è in grado di:
• Aiutare i processi rigenerativi del corpo
• Ridurre il dolore
• Velocizzare il recupero dopo un trauma
• Trattare problemi in quasi tutte le parti del corpo
• Aiutare gli sportivi
TECARTERAPIA: QUANTE SEDUTE SONO NECESSARIE?
Una seduta solitamente dura massimo 30 minuti e può essere necessario, a seconda della zona da trattare e della situazione acuta o cronica, fare un ciclo di 5-10 trattamenti. I benefici si notano però già dal primo trattamento.
Se vi state chiedendo se la Tecarterapia funziona davvero, la risposta è sì! Naturalmente deve essere eseguita da personale specializzato dopo aver valutato la situazione della persona nel complesso e stabilito un piano d’azione terapeutico appropriato.
La seduta si svolge così: il paziente viene fatto sdraiare su un lettino dopo essersi levato gli indumenti relativamente alla zona da trattare. A questo punto il terapeuta appone sul punto del corpo interessato dal problema una sostanza gelatinosa sulla quale apporrà la piastra mobile attaccata alla macchina per la Tecarterapia e inizierà il massaggio in cui si avvertirà subito un gran calore. Alla fine del trattamento la sostanza gelatinosa si rimuove semplicemente con della carta.
Ricapitolando dunque la Tecarterapia:
• Si svolge in sedute da 30 minuti massimo
• Spesso si prevedono cicli di 5-10 trattamenti
• Viene effettuata da personale specializzato
• Fa parte di un piano terapeutico personalizzato
CONTROINDICAZIONI DELLA TECARTERAPIA
La Tecarterapia è un trattamento sicuro, non invasivo e adatto a tutti visto che non presenta particolari controindicazioni. Sconsigliato solo alle donne in gravidanza e a coloro che portano pacemaker (a meno che non sia il proprio medico curante dopo aver valutato nel complesso la situazione a consigliarlo). Una certa attenzione devono prestare anche coloro che sono particolarmente sensibili alla temperatura.
La Tecarterapia è dunque da evitare (salvo diversa valutazione medica) in poche circostanze:
• gravidanza
• se si porta un pacemaker
• se si è particolarmente sensibili alle alte temperature
E voi avete mai provato i benefici della Tecarterapia? Raccontateci la vostra esperienza.
Francesca Biagioli