Soffri d’ansia? Prova a bere una tazza di tè matcha

Secondo uno studio, bere tè matcha può aiutare a ridurre ansia e agitazione agendo sui recettori di dopamina e serotonina

Bere tè matcha potrebbe essere utile a lenire i sintomi legati ai disturbi d’ansia, oltre a migliorare e preservare le funzioni cognitive.

Secondo un nuovo studio dell’Università di Kumamoto, in Giappone, la polvere che si ottiene macinando finemente le foglie di tè (Camellia sinensis) avrebbe proprietà rilassanti grazie a un’azione sui recettori di dopamina e serotonina, neurotrasmettitori coinvolti nella regolazione dell’umore.

L’uso medicinale del tè matcha è molto diffuso in Giappone, dove è da tempo utilizzato per aiutare le persone a rilassarsi, oltre che per prevenire l’obesità e per lenire disturbi della pelle.

Questa nuova ricerca, sebbene abbia dato risultati preliminari ancora da approfondire, sembra confermare i benefici del tè matcha sull’umore, spiegandone l’attività farmacologica.

Altri studi in passato hanno indagato sulle proprietà del tè matcha per salute. In diverse ricerche, il consumo di questo tè ha evidenziato un miglioramento dell’attenzione, della memoria e del tempo di reazione, anche in pazienti anziani. In questo caso, l’attività è data dalla presenza di diversi componenti tra cui la caffeina, più abbondante nel tè matcha rispetto al tè verde in foglie.

Il tè macha contiene inoltre teanina, un amminoacido in grado di potenziare l’azione stimolante della caffeina, senza gli effetti collaterali legati al consumo di altri preparati che contengono questa molecola, come nervosismo e insonnia.

Consumare regolarmente tè macha potrebbe dunque migliorare il tono dell’umore, ridurre l’ansia e l’agitazione e preservare le funzioni cognitive e la salute cerebrale.

Fonti di riferimento: Science Direct/Science Direct/MDPI

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