Sono anni che il gruppo si trova impelagato in cause legali per il talco contenente un mucchio di amianto tale da essere cancerogeno. Nonostante ciò, mantiene sempre la sua posizione di “incolpevole”
Johnson & Johnson pagherà 8,9 miliardi di dollari nei prossimi 25 anni per risolvere le cause legali che la vedono coinvolta: in molti, infatti, negli anni hanno intentato cause contro il colosso statunitense che produce farmaci e prodotti per la cura personale come il noto talco, accusato di essere cancerogeno.
Lo afferma la stessa società in un comunicato, in cui dice chiaro e tondo che la mossa è volta a “risolvere tutti i sinistri attuali e futuri relativi al talco”.
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La società ha annunciato nel deposito dei titoli che la sua controllata LTL Management, Inc. presenterà nuovamente istanza di fallimento volontario per risolvere le accuse. Il deposito non è un’ammissione di illecito e la società mantiene la sua posizione, secondo cui i prodotti in polvere di talco sono sicuri, tanto da scrivere:
La società continua a credere che queste affermazioni siano pretestuose e prive di valore scientifico.
L’azienda non avrebbe mai ammesso illeciti, insomma, ma nel 2020 ha smesso di vendere il prodotto per bambini negli Stati Uniti e in Canada, mentre solo l’anno scorso dichiarò che dal 2023 non avrebbe più venduto il Baby Powder in nessun Paese del mondo.
Strano modo per dirsi non colpevole.
Fonte: Johnson & Johnson
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