Johnson & Johnson's è stata condannata ad un nuovo maxi risarcimento a favore di un ragazzo della California che ha denunciato l'azienda per il suo talco, accusato di avergli causato il cancro
Il tribunale statale della California a Oakland si è espresso alcuni giorni fa contro Johnson & Johnson’s, condannandola a pagare ben 18,8 milioni di dollari ad un uomo della California che ha denunciato la multinazionale accusando il suo prodotto più noto, il baby talco, di avergli provato il cancro.
Emory Hernandez Valadez, questo è il nome del ragazzo di 24 anni che ha intentato la causa di cui parliamo oggi contro J&J, chiedendo un risarcimento pecuniario dopo aver sviluppato il mesotelioma, un cancro mortale, a causa della forte esposizione al talco fin dall’infanzia.
E la giuria, sulla scia di molte altre sentenze simili negli Usa, si è espressa effettivamente a suo favore. La beffa, però, è che Valadez potrebbe non ottenere alcun risarcimento in tempi brevi, a causa di un’ordinanza del tribunale fallimentare che ha congelato la maggior parte delle controversie relative ai casi di cancro collegati all’utilizzo di talco Johnson.
La controllata di J&J, LTL Management, ad aprile ha infatti presentato istanza di fallimento a Trenton, nel New Jersey, proponendo di pagare 8,9 miliardi di dollari per risolvere oltre 38mile cause legali e impedendo la presentazione di nuovi casi. È stato il secondo tentativo della società di risolvere le richieste di risarcimento per il talco, dopo che una corte d’appello federale ha respinto un’offerta precedente.
La maggior parte dei contenziosi è stata interrotta durante le procedure fallimentari, ma il giudice capo degli Stati Uniti per i fallimenti, Michael Kaplan, ha lasciato che il processo di Hernandez andasse avanti in quanto l’aspettativa di vita del ragazzo è molto bassa. La forma di mesotelioma che l’ha colpito, infatti, è estremamente rara e grave.
Erik Haas, vicepresidente mondiale di J&J per le controversie, ha dichiarato tra l’altro che la società presenterà ricorso contro il verdetto, definendolo:
inconciliabile con decenni di valutazioni scientifiche indipendenti che confermano che il talco per bambini di Johnson è sicuro, non contiene amianto e non provoca il cancro.
Come è noto, la società si trova alle prese con migliaia di controverse simili dovute al suo talco e continua strenuamente ad affermare che il suo prodotto è sicuro.
Nel frattempo, però, nel 2020 ha smesso di vendere il prodotto per bambini negli Stati Uniti e in Canada e successivamente ha dichiarato che dal 2023 non avrebbe più venduto il suo Baby Powder in nessun Paese del mondo.
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Fonte: Reuters
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