La tachicardia è una forma di aritmia cardiaca, cioè di alterazione del ritmo del battito cardiaco. Parliamo di tachicardia quando si riscontra un’aumentata frequenza dell’attività cardiaca. La tachicardia può comparire in modo transitorio, cioè passare così come è arrivata, o permanente.
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La tachicardia è una forma di aritmia cardiaca, cioè di alterazione del ritmo del battito cardiaco. Parliamo di tachicardia quando si riscontra un’aumentata frequenza dell’attività cardiaca.
Può comparire in modo transitorio, cioè passare così come è arrivata, o permanente.
Tipologie di tachicardia
Si distinguono diverse tipologie di tachicardia. Si parla di tachicardia temporanea quando il disturbo si presenta per un lasso di tempo ben limitato e determinato, solitamente in concomitanza con un disturbo acuto, come potrebbe esserlo ad esempio la febbre. Vi è poi la tachicardia continua, che potrebbe essere accompagnata da un disturbo di tipo cronico, cioè molto prolungato nel tempo.
Non dimentichiamo la tachicardia in gravidanza, che può comparire in particolar modo negli ultimi mesi di attesa. La tachicardia in gravidanza in alcuni casi potrebbe rappresentare un episodio normale di cui non preoccuparsi, mentre in altre situazioni potrebbe indicare la spia di problemi di cui prendersi cura, come la carenza di ferro o problemi alla tiroide.
Si parla inoltre di tachicardia parossistica, una forma di tachicardia chiamata anche sindrome di Bouveret-Hoffmann. Insorge e cessa bruscamente con 140-220 battiti al minuto. Può durare pochi minuti o qualche ora. Si possono avvertire dolore e senso di costrizione toracica. Tra i sintomi troviamo vertigini, stordimento e annebbiamento della vista.
La tachicardia sinusale si presenta quando la frequenza cardiaca supera i 100 battiti al minuto. Può presentarsi per motivi diversi sia in neonati che in bambini e adulti. La tachicardia ventricolare si ha quando la frequenza ventricolare supera i 100 battiti al minuto. Il problema nasce dal miocardio. Può essere molto breve, con una durata inferiore ai 30 secondi, o prolungarsi oltre questo limite.
Infine, abbiamo la tachicardia ricorrente, che inizia e termina bruscamente e che può ripetersi più volte nel tempo. In questo tipo di tachicardia i battiti del cuore aumentano e diminuiscono rapidamente.
Cause della tachicardia
Tra le cause più comuni per una tachicardia generica, non legata a condizioni fisiche particolari o a malattie, troviamo l’ansia e gli stati ansiosi, insieme agli attacchi di panico. In questo caso sarebbe bene cercare di capire quali sono le situazioni che possono provocare ansia nella persona che soffre di tachicardia. L’ansia potrebbe essere legata allo stress e a situazioni difficili in famiglia o al lavoro.
La tachicardia temporanea potrebbe essere causata da fenomeni acuti come infezioni acute, stati febbrili, intossicazioni (da alcol, medicinali, fumo…), dolori acuti e problemi cardiaci, come pericarditi e miocarditi.
Tra le cause di una tachicardia continua troviamo disturbi cronici del cuore e altre malattie, tra cui tubercolosi e malaria. Per quanto riguarda la tachicardia ricorrente, è stato evidenziato un legame con i disturbi della pressione arteriosa.
Le cause principali di una tachicardia frequente o cronica sono spesso legate a problemi cardiaci, di circolazione e di pressione sanguigna. In questo caso è fondamentale rivolgersi al proprio medico, che probabilmente vi chiederà di sottoporvi ad un elettrocardiogramma per verificare la situazione. Per la tachicardia parossistica si parla di cause come esercizio fisico intenso e forti emozioni per un fenomeno che si presenta solitamente in individui sani.
Le cause della tachicardia sinusale riguardano momenti intensi dal punto di vista psichico e sforzi fisici in bambini e neonati, con tachicardia che si presenta come reazione fisiologica, ma anche eccesso di alcol, tabacco e caffè negli adulti. Si può presentare in forma patologica, legata a febbre, ipertiroidismo, anemia e ipertensione, soltanto per citare alcuni esempi.
Tra le cause della tachicardia ventricolare, infine, troviamo cardiopatie, malattie coronariche, precedenti infarti del miocardio e cardiopatie di tipo ischemico, che rappresentano le cause più frequenti per questo tipo di disturbo. Questo tipo di tachicardia potrebbe presentarsi in caso di miocardite.
Come intervenire e rimedi per la tachicardia
Come intervenire in caso di tachicardia? Se non si conoscono le origini e le cause del disturbo e se si teme di soffrire di problemi cardiaci particolari, è bene consultare il medico. Per intervenire subito in maniera dolce e in attesa di una visita, se il disturbo non è grave, arrivano in nostro aiuto i rimedi naturali.
Ansia e panico
Se la tachicardia è legata all’ansia o agli attacchi di panico, è fondamentale conoscere le tecniche per alleviare le tensioni e andare a scovare le cause che provocano tali condizioni. La tachicardia potrebbe essere legata ad emozioni particolari che si stanno provando nella propria vita, così come potrebbero esserlo ansia e panico.
Sostanze tossiche e medicinali
In alcuni casi la tachicardia potrebbe essere legata a sostanze tossiche o a sostanze stimolanti. In questo caso sarebbe bene ridurre il consumo di alcolici e di caffè, oltre che il numero di sigarette che si è abituati ogni giorno. La tachicardia potrebbe rappresentare l’effetto collaterale dell’assunzione di alcuni medicinali. Consultate il medico per saperne di più.
Cure con le erbe
La fitoterapia consiglia di utilizzare erbe che siano nello stesso tempo calmanti e tonificanti in caso di tachicardia, dato che è necessario far fronte ad eventuali cali di pressione. Tra le erbe consigliate per intervenire in caso di tachicardia troviamo la potentilla tormentilla, la valeriana e il biancospino (Cfr. “La salute senza medicine. Curiamoci con le medicine naturali” Librex, 1992). Potete chiedere al vostro erborista maggiori informazioni sulle erbe adatte in caso di tachicardia.
Idroterapia
L’idroterapia suggerisce di sfruttare l’azione dell’acqua fredda in caso di tachicardia. Si tratta di bagnare con acqua fredda un telo di cotone, di strizzarlo e di ripiegarlo in forma quadrata. Dunque appoggiarlo sulla parte sinistra del petti, in corrispondenza con la zona del cuore, e avvolgere il torace con un panno di lana. Lasciare agire per 15 minuti (Cfr. “Rimedi semplici e naturali”, Giunti Demetra, 2009).
Oli essenziali
L’olio essenziale consigliato dagli esperti in caso di tachicardia è quello di ylang ylang. Il suggerimento è di mettere una goccia di olio essenziale di ylang ylang adatto per uso intenro in un cucchiaino da caffè di malto e lasciare sciogliere in bocca 3 volte al giorno (Cfr. “La mia Bibbia degli oli essenziali” Edizioni Sonda, 2013). Chiedete maggiori informazioni al vostro erborista o farmacista.
Marta Albè
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