Spesso dopo un bel pianto ci sentiamo meglio. Come mai? I motivi sono diversi ma oggi sottolineiamo in particolare uno dei tanti vantaggi del piangere: la possibilità di disintossicarsi da emozioni come la rabbia ma anche di liberarsi di tossine e ormoni dello stress.
Spesso dopo un bel pianto ci sentiamo meglio. Come mai? I motivi sono diversi ma oggi sottolineiamo in particolare uno dei tanti vantaggi del piangere: la possibilità di disintossicarsi da emozioni come la rabbia ma anche di liberarsi di tossine e ormoni dello stress.
Ormai è risaputo, lo stress ha un forte impatto sulla nostra salute ed è spesso proprio la rabbia a fare i danni maggiori. Alcuni ricercatori di Harvard hanno analizzato una serie di studi, condotti in diverse parti del mondo, scoprendo che provare un’esplosione di rabbia aumenta di 5 volte la possibilità di avere un infarto e di 3 il rischio ictus, rischio che persiste fino a 2 ore dopo e che continua più a lungo se si reprimono le emozioni.
Secondo la medicina tradizionale cinese, trattenendo il rancore, l’energia del fegato viene compromessa e non può offrire supporto al meridiano cardiaco. Ciò contribuisce anche a creare blocchi nel suo flusso di Qi (energia).
Nella medicina orientale gli occhi sono un punto importante di disintossicazione di mente e corpo grazie alle lacrime. La rabbia, tra l’altro, si dice venga immagazzinata proprio nel fegato e dunque il pianto sarebbe un mezzo particolarmente terapeutico per rilasciare le emozioni represse migliorando il Qi di questo organo deputato al detox del nostro corpo.
Ma anche in occidente le lacrime hanno un ruolo speciale. Uno studio su lacrime e pianto è stato condotto dal Dr. William H. Frey. Nel suo libro “Crying: The Mystery of Tears”, Frey ha spiegato che il pianto emotivo aiuta a liberare il corpo da sostanze chimiche potenzialmente dannose indotte dallo stress.
“Il pianto è un processo esocrino in cui una sostanza esce dal corpo. Altri processi esocrini, come espirare, urinare, defecare e sudare, rilasciano sostanze tossiche dal corpo. Ci sono tutte le ragioni per pensare che il pianto faccia lo stesso, rilasciando sostanze chimiche che il corpo produce in risposta allo stress” ha spiegato al New York Times.
Frey ha scoperto che mentre le lacrime riflesse sono costituite per il 98% di acqua, le lacrime emotive contengono molti più sottoprodotti tossici e ormoni dello stress.
Ulteriori studi suggeriscono anche che il pianto stimola la produzione di endorfine, il naturale antidolorifico del nostro corpo e gli ormoni del “benessere”.
C’è poi stata una curiosa ricerca diversi anni fa che sosteneva che il pianto potesse addirittura favorire il dimagrimento. Secondo i risultati del team di ricerca del St. Paul-Ramsey Medical Center, attraverso le lacrime quando si è sotto stress vengono rilasciati gli ormoni prodotti dal corpo. Liberarsi dallo stress, che è colpevole anche dell’accumulo dei grassi del corpo, favorirebbe la perdita di peso.
Chi trattiene le lacrime, al contrario, vedrà crescere e rimanere alti i livelli di cortisolo e questo aumenta il rischio che i carboidrati consumati vengano immagazzinati sotto forma di grasso. I ricercatori affermano che questo meccanismo funziona se si piange perché si sente davvero tristezza, rabbia o tensione e non perché si ha qualcosa negli occhi o si è appena tagliata una cipolla.
Questa teoria spiegherebbe anche perché le persone che stanno attraversando momenti critici sono spesso più magre.
Quando ne sentiamo il bisogno, dunque, concediamoci senza timore o vergogna un bel pianto liberatorio!
Leggi anche: