Un nuovo studio confermerebbe l'importanza di continuare ad assumere statine, tra i farmaci più utilizzati ed efficaci nel curare il colesterolo alto, nonostante le preoccupazioni persistenti sugli effetti collaterali.
Le statine sono tra i farmaci più utilizzati ed efficaci nel curare il colesterolo alto e ridurre il rischio di infarto o ictus, salvando la vita probabilmente a milioni di persone. Tuttavia, sono anche tra i farmaci più studiati al mondo dai ricercatori, per via delle numerose preoccupazioni per gli effetti collaterali.
In tal senso, una serie di ricerche hanno iniziato a collegare le statine ad una vasta gamma di effetti collaterali, talvolta anche debilitanti, come dolore muscolare, debolezza, perdita di memoria, emicrania e persino diabete.
Vi avevamo parlato già di uno studio secondo cui il principale effetto collaterale nei soggetti che assumono regolarmente statine fosse quello dei dolori muscolari, ma come al tempo stesso i rischi più gravi nell’assunzione delle statine fossero estremamente bassi.
Ad oggi, un recente studio dell’Università di Oxford pubblicato in questi giorni su The Lancet, conferma l’importanza di continuare ad assumere statine, in quanto i sintomi dei dolori e della debolezza muscolare in realtà potrebbero essere soltanto dei naturali segni della vecchiaia e i rischi connessi non supererebbero l’insieme dei benefici cardiovascolari noti.
Lo studio
I ricercatori dello studio si erano posti l’obiettivo di affrontare le preoccupazioni persistenti circa il fatto che la terapia con statine potesse causare dolore o debolezza muscolare, attraverso una meta-analisi dei principali dati sull’argomento.
Nello specifico, sono stati analizzati i dati dei singoli partecipanti in 23 studi, per un totale di 155.000 pazienti di cui sono stati esaminati gli effetti collaterali successivamente all’assunzione di statine.
Dalle analisi effettuate è emerso che in totale il 27,1% dei pazienti trattati con statine aveva riportato dolore o debolezza muscolare, rispetto al 26,6% di quelli a cui è stato somministrato il placebo. Inoltre, dopo il primo anno di trattamento, non vi era alcuna differenza tra quelli a cui venivano somministrate statine e quelli a cui venivano somministrate compresse fittizie.
I ricercatori hanno avrebbero anche scoperto come dosi più forti comportassero un rischio leggermente più elevato di problemi muscolari, la cui maggior parte dei casi, tuttavia, risultavano essere lievi.
Dunque, i pazienti dovrebbero continuare ad assumere statine a meno che i farmaci stessi non dimostrino di causare effettivamente il dolore. Anzi, secondo i ricercatori è più probabile che i dolori sussistano per via di altre cause e che la terapia con statine dovrebbe continuare fino a quando non saranno state esplorate tutte le potenziali cause.
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Fonte: The Lancet
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