Vi è mai capitato di svegliarvi dopo un lungo sonno ristoratore, ma di sentirvi di nuovo stanchi dopo poche ore?
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Il vostro organismo potrebbe dunque non riuscire a recuperare del tutto le energie necessarie per affrontare al meglio una nuova giornata ricca di impegni. Dato per scontato che già avete provveduto a dotarvi di un materasso e una rete adatte alla vostra schiena, vi presentiamo qui alcune delle possibili cause del fenomeno che, se dovesse ripresentarsi di frequente, andrebbe esaminato con l’aiuto di un medico.
Reflusso duodeno-gastrico
Il vostro sonno potrebbe essere disturbato da un reflusso duodeno-gastrico, anche leggero, di cui non siete a conoscenza. Il reflusso può portare il corpo a diversi momenti di risveglio parziale nel corso della notte, rendendo il vostro riposo di cattiva qualità. Il segnale di una cattiva digestione potrebbe essere dato dall’avvertire un cattivo sapore in bocca al momento del risveglio. In caso di sintomi leggeri, si consiglia generalmente di concludere i propri pasti almeno due ore prima di sdraiarsi. Alcuni studi hanno rilevato come dormire sul lato sinistro o, nel caso si dorma supini, sollevando la testa con l’aiuto di un cuscino in più, possa agevolare la risoluzione del problema, aiutando l’esofago a liberarsi delle sostanze refluite.
Nicturia
Si tratta di un disturbo dell’apparato urinario che spinge l’organismo a doversi liberare dell’urina in maniera molto frequente nel corso della notte. Ciò può portare l’individuo a risvegli frequenti o, se il segnale dello stimolo si presenta in maniera più debole, ad avere un sonno piuttosto disturbato. In caso di sintomi lievi, si consiglia di ridurre la quantità dei liquidi assunti durante la sera e prima di andare a dormire. Nell’evenienza di disturbi più fastidiosi, potrebbe essere necessario un trattamento medico.
Bruxismo
Il bruxismo è un’attività inconscia del sistema neuro-muscolare che porta a digrignare i denti inconsapevolmente nel corso della notte, durante il sonno. Il bruxismo causa tensione ai muscoli mascellari e mandibolari e potrebbe provocare un conseguente dolore al collo, sintomo che potrebbe essere presente al momento del risveglio. Il movimento che avviene a livello della bocca coinvolge in realtà tutto l’organismo, che si trova impegnato nell’azione invece di dedicarsi al riposo. Nei casi di bruxismo, i dentisti consigliano solitamente l’utilizzo di uno strumento chiamato “bite”, che potrà essere utile nel caso l’azione del digrignare i denti stia conducendo a rovinarne la superficie. Altro consiglio è quello di evitare di masticare chewing-gum durante il giorno, poiché un simile movimento, una volta divenuto abituale, potrebbe ripetersi involontariamente durante la notte.
RLS
Si tratta della “Sindrome delle gambe senza riposo” o “Restless Legs Syndrome”. Nella sua forma primaria essa si manifesta prevalentemente di notte causando una sorta di formicolio agli arti inferiori, per alleviare il quale il corpo si ritrova costretto a muovere frequentemente le gambe, a volte rigirandosi in continuazione. Tale sindrome è in grado di disturbare il sonno provocando dei brevi risvegli durante la notte, che possono mettere a repentaglio un buon riposo. Il presentarsi della sindrome è stato legato a carenza di ferro e di vitamine del gruppo B, ma anche all’assunzione di alcuni farmaci come antistaminici o antidepressivi.
Difficoltà respiratorie
Il riposo notturno potrebbe essere disturbato da alcune difficoltà respiratorie, di cui il frequente russare potrebbe essere un sintomo. Il fatto di russare e di avere la necessità di respirare dalla bocca durante il sonno potrebbe indicare la presenza di difficoltà di inspirazione ed espirazione attraverso il naso, che potrebbero essere causate da una deviazione del setto nasale o da altre patologie, come allergie respiratorie o sinusite, la cui presenza potrà essere individuata dal medico.
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Apnea notturna
L’apnea notturna è una sindrome in grado di provocare interruzioni del respiro della durata anche di dieci secondi. Nei casi di apnea ostruttiva la gola si chiude e non permette all’organismo di ricevere la quantità di ossigeno necessaria per lo volgimento delle proprie funzioni. Il cervello è in grado di avvertire il calo d’apporto d’ossigeno e spinge, di conseguenza, il corpo al risveglio. Uno specialista potrà valutare la vostra situazione e consigliare l’utilizzo di strumenti appositi per ovviare al problema.
Perdita del ritmo sonno/veglia
Un riposo di cattiva qualità può indicare come l’organismo abbia perso il proprio stato di equilibrio nel governare i tempi da dedicare alla veglia ed al riposo. Il naturale bisogno di riposo notturno può risultare disturbato dalla presenza di fonti luminose nella propria stanza durante la notte o di apparecchiature elettroniche lasciate accese o in stand-by. La presenza di luce potrebbe essere malinterpretata dall’organismo, che potrebbe così interrompere la produzione di melatonina, l’ormone del sonno, e portarvi all’insonnia. Il medico potrebbe suggerirvi di seguire una tabella da rispettare relativamente agli orari da dedicare al riposo o di assumere della melatonina sotto forma di integratori, se il vostro caso lo dovesse richiedere.
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