Sono una dermatologa e ti spiego se è sempre necessario usare una crema (o fondotinta) con SPF anche in inverno

Sta facendo molto discutere su Instagram un reel pubblicato dalla dermatologa Pucci Romano, presidente dell'Associazione Internazionale di Ecodermatologia, SKINECO. Il tema è quello della protezione dai raggi solari anche in inverno, tramite prodotti specifici con SPF

Sui social, la dottoressa Pucci Romano pubblica con regolarità “pillole” di saggezza nel campo della dermatologia, con brevi video dedicati a diverse problematiche come rosacea, grani di miglio, cisti sebacee, ecc. Fornisce anche più in generale consigli utili per la cura della pelle.

Uno dei suoi ultimi reel, però, non è andato giù a molti. La dottoressa ha risposto brevemente alla domanda: è necessaria la fotoprotezione anche in inverno? La sua conclusione è stata: “secondo me no”.

La dermatologa afferma che non c’è bisogno di usare creme solari né fondotinta o altri prodotti che all’interno contengono SPF, ovvero un certo fattore protettivo (ad esempio SPF 15 o 20) in quanto:

nei filtri solari chimici c’è tanta roba “chiacchierata” e comunque sotto attenzione per i potenziali effetti collaterali ma poi perché dobbiamo proteggerci da un raggio solare invernale quando dobbiamo produrre la vitamina D e  abbiamo bisogno di poche zone del corpo per poterla sintetizzare?

Sul fatto che nelle creme solari e affini vi siano un sacco di sostanze controverse non possiamo che darle ragione. Pensiamo ad esempio all’EWG che negli Stati Uniti, ormai da tempo, mostra con i suoi test come diverse creme solari contengano ingredienti potenzialmente dannosi per la salute. Leggi anche: Creme solari: il 75% non funziona come dovrebbe o contiene ingredienti dannosi, secondo l’EWG

Tra l’altro, come è ormai noto, diversi filtri solari sono dannosi anche per l’ambiente. Leggi anche: Creme solari: effetti collaterali non solo sulla tua pelle, ecco cosa succede a poseidonia ed ecosistema marino con i filtri chimici

Si parla poi del problema della vitamina D, ma di questo aspetto non dovremmo preoccuparci più di tanto anche se utilizziamo una protezione solare, come vi avevamo già detto in precedente articolo che riprendeva le considerazioni della dottoressa Anna Carbone, specialista in dermatologia e venereologia presso l’IFO S. Gallicano Roma. Leggi anche: Stare al sole con la crema solare blocca davvero la vitamina D?

Tanti hanno commentato il video della dottoressa Romano in maniera critica, sottolineando ad esempio che si è dimenticata di specificare del maggior rischio cancro della pelle associato proprio all’esposizione al sole senza protezione.

C’è da dire però che la dermatologa ha fatto solo un breve reel in cui non poteva spiegare nel dettaglio tutti i casi e comunque ha aggiunto:

Il fotoprotettore sì ma quando serve e per brevi periodi.

Dunque ci sono dei casi in cui la protezione effettivamente serve e anche in inverno. Pensiamo ad esempio a quando siamo in montagna, magari con la neve che tende a riflettere e dunque a rendere più potente l’effetto dei raggi solari sulla nostra pelle, o se le persone fanno lavori all’aperto in pieno sole anche d’inverno o ancora se si ha la pelle bianca latte, ecc.

Ma si tratta di casi, appunto, e non della quotidianità di molti di noi che magari passano tutto il giorno al pc o comunque in luoghi chiusi. Sarà la persona stessa con l’aiuto del suo medico o dermatologo di fiducia a valutare se e quando sarà necessario proteggere la propria pelle anche in inverno.

La stessa dottoressa Romano ha poi ripreso l’argomento in un video successivo in cui spiega meglio la sua posizione e fa chiarezza anche su “quel secondo me” che tanto ha fatto discutere:

Quel secondo me è frutto delle mie considerazioni, che ho dedotto dai miei studi ed esperienza sul campo ed è anche la dimostrazione che la medicina non è una scienza esatta.

Inoltre specifica:

Non avevo intenzione di parlare di protezioni solari ma mi riferivo all’abitudine da parte dei formulatori dei cosmetici di inserire sempre il fattore di protezione.

Specifica poi che:

Sono favorevole ad una fotoprotezione personalizzata che faccia riferimento al fototipo della persona e sono assolutamente d’accordo sulla fotoprotezione quando, dove e come serve.

Una conclusione che si sembra equilibrata e che non vuole assolutamente minimizzare i possibili rischi di un’esposizione scorretta al sole ma che appunto punta tutto su un approccio personalizzato.

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Fonte: @pucciromano Instagram

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