L’esposizione troppo limitata ai raggi UVB sarebbe associata ad un maggiore rischio di cancro al colon-retto, secondo uno studio
Un’esposizione troppo limitata agli UVB proveniente dai raggi solari potrebbe essere associata ad un maggiore rischio di insorgenza del cancro al colon-retto, soprattutto nelle persone anziane. È quanto emerge da uno studio che ha analizzato dati provenienti da 186 paesi del mondo.
I ricercatori dell’Università di San Diego (California) hanno indagato la possibile correlazione fra i livelli di esposizione ai raggi UVB nel 2017 e l’incidenza di cancro al colon-retto in diversi paesi del mondo e per diverse fasce di età nell’anno successivo. È emerso che una scarsa esposizione ai raggi ultravioletti B ha avuto effetti importanti sull’incidenza del cancro al colon-retto, determinando un significativo aumento dei casi in tutte le fasce di età fra 0 e 75 anni; inoltre, si è osservata un’incidenza maggiore per le persone sopra i 45 anni di età, per le quali sono stati presi in considerazione anche altri fattori di rischio – come la pigmentazione della pelle, le abitudini alimentari, il fumo, l’aspettativa di vita.
Ma in che modo l’esposizione ai raggi ultravioletti B incide sull’insorgenza del cancro? Una minore esposizione ai raggi del sole si traduce in minori livelli di vitamina D nel nostro organismo: una carenza di questo elemento è stata già associata al rischio di cancro al colon-retto da precedenti studi (come quello condotto in Asia o quello sull’incidenza del cancro al colon-retto nelle donne). Ora invece la ricerca si indirizzerà all’assunzione di vitamina D e alla regolazione dei suoi livelli nel sangue per prevenire l’insorgenza di malattie – soprattutto per le persone più anziane.
(Leggi anche: Tumore al colon: svelato per la prima volta come troppa carne rossa modifichi il DNA, sviluppando le cellule cancerose)
Per raccogliere i dati, i ricercatori hanno stimato la presenza dei raggi ultravioletti B nell’atmosfera terrestre nell’aprile del 2017 grazie alle informazioni raccolte dalla sonda della NASA EOS Aura e le hanno messe in relazione con i dati relativi ai casi di cancro al colon-retto in 186 paesi del mondo nel 2018. Ovviamente, non tutti i paesi hanno ricevuto la stessa quantità di raggi ultravioletti: paesi del nord del mondo, come Canada, Norvegia o Danimarca, hanno subito un’esposizione minore rispetto a paesi come Sudan, Nigeria e India, a causa della loro posizione sul globo terrestre.
Leggi tutti i nostri articoli su Vitamina D
Fonte: BMC Public Health
Ti consigliamo anche: Tumore al colon: il vecchio olio di fegato di merluzzo per prevenirlo?