Sober October è un’iniziativa nata in Inghilterra che consiste nel non bere nessun tipo di alcol per un intero mese, appunto ottobre. Ma cosa accade al nostro corpo in 31 giorni di astinenza?
Questo mese alcune persone in tutto il mondo rinunceranno all’alcol in onore del cosiddetto Sober October.
L’idea di questa sfida annuale che si sta diffondendo ora in tutto il mondo è nata nel 2014 nel Regno Unito, come un modo per raccogliere fondi per le persone malate di cancro.
Si tratta di una sfida di 31 giorni, il cui denaro raccolto va ad aiutare la Macmillan Cancer Support. Ma anche se non partecipi alla sfida ufficiale, il Sober October è un buon modo per aiutare a ripristinare il corpo e per aiutarti a rivalutare il tuo rapporto con l’alcol.
Cosa succede al corpo quando ti astieni dall’alcol per 30 giorni?
Sono tanti i benefici che si verificano a seguito dell’abbandono dell’alcol per un mese; sebbene alcuni siano specifici da persona a persona, molti sono universali, come:
- miglioramento del sonno
- migliore memoria
- ridotto rischio di cancro
- migliore funzione immunitaria
- miglioramenti cardiovascolari
- perdita di peso.
In generale, dopo quattro settimane si assiste a :
- un miglioramento del sistema immunitario e della memoria,
- cambiamenti di umore,
- perdita di peso,
- pelle più chiara,
- mancanza di impulsività
- cambiamenti comportamentali
Questi sono solo alcuni degli straordinari benefici legati all’aver eliminato l’alcol per un breve periodo di tempo.
Leggi anche: Questa bevanda che consumiamo a fiumi è stata appena collegata a un più alto rischio di cancro, lo studio
Perché le generazioni più giovani hanno meno probabilità di bere?
C’è una buona notizia, perché al di fuori di questa specifica iniziativa i giovani di oggi sembrano bere di meno.
Secondo una ricerca pubblicata su JAMA Pediatrics, tra il 2002 e il 2018, il numero di adulti di età compresa tra 18 e 22 anni che non consumano alcol è aumentato fino al 28%, rispetto al 20%; mentre, tra i ragazzi non universitari la percentuale è aumentata fino al 30%.
Sebbene lo studio non abbia esplorato le ragioni per cui i giovani bevono di meno, gli esperti hanno alcune teorie. Gli autori di questo studio, ad esempio, suggeriscono che questi cambiamenti potrebbero essere associati all’aumento del numero di persone in quella fascia di età che vivono ancora con i genitori.
Inoltre, alcune informazioni sulla Generazione Z hanno rivelato che molti ragazzi sono più preoccupati per il modo in cui l’alcol influisce sul loro umore, sul livello di vigilanza e persino sulla loro immagine sui social media; tutti elementi che fanno della Gen Z quella un po’ più attenta alla salute.
La ricerca ha anche scoperto che, sebbene il consumo di alcol tra i giovani sia diminuito, il consumo di marijuana è, invece, aumentato. Secondo i dati è passato dal 27% al 31% tra gli studenti universitari, tra il 2002 e il 2018, e dal 26% al 30% per quelli che non frequentano l’università.
Lo studio non ha mostrato che l’uso della marijuana è necessariamente problematico, ma gli esperti ritengono che usarla non sia “meglio” del bere. Inoltre, la narrativa secondo cui la cannabis sia relativamente innocua è legata agli anni ‘70-’80 periodo in cui la potenza del THC era minima, e pari a circa il 2%, ma gli esperti sottolineano che tra il 1995 e il 2015 c’è stato un aumento del 212% del contenuto di THC nella marijuana.
Vuoi provare anche tu a non bere per un mese intero? Partecipa alla challenge
Se invece trovi di avere problemi a smettere di bere, è importante cercare aiuto. Parlarne con il medico di base può essere sicuramente un buon primo passo.
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Fonte: JAMA Pediatrics
Ti potrebbe interessare: