Fumare fa male e ormai vi sono diverse prove scientifiche anche sulle sigarette elettroniche, che hanno dimostrato le conseguenze negative per la salute legate allo svapo. Ora una nuova relazione dell’American Heart Association sottolinea la necessità di vietare l’utilizzo delle sigarette elettroniche
I prodotti da svapo, noti anche come sigarette elettroniche, sono sistemi alimentati a batteria che riscaldano una soluzione liquida, o e-liquid, per creare un aerosol che viene inalato nei polmoni.
La maggior parte delle formulazioni di e-liquid contengono nicotina, che è stato dimostrato avere effetti negativi sulla salute e forti proprietà di dipendenza.
I prodotti possono contenere anche altre sostanze, più comunemente tetraidrocannabinolo (THC), l’elemento psicoattivo della cannabis, nonché metanfetamine, metadone o vitamine.
I liquidi includono anche umettanti (veicolanti igroscopici come glicole propilenico e glicerolo vegetale) che agiscono come solventi e creano un aerosol o vapore d’acqua, agenti aromatizzanti, agenti rinfrescanti come mentolo e dolcificanti, oltre ai metalli della serpentina di riscaldamento e altri prodotti chimici .
La nuova dichiarazione scientifica dell’American Heart Association presenta una panoramica della ricerca esistente sulle implicazioni per la salute dell’uso della sigaretta elettronica, e sottolinea la necessità di ulteriori studi sui suoi effetti a lungo termine sia sul cuore sia sui polmoni.
La nuova dichiarazione scientifica delinea i dati e le tendenze più recenti riguardanti l’uso, individua gli attuali impatti sulla salute, sottolinea le prove scientifiche di base e cliniche esistenti relative alle sigarette elettroniche e suggerisce le priorità di ricerca per ottenere una visione più approfondita delle ripercussioni sulla salute a breve e lungo termine dell’uso delle sigarette elettroniche.
Le sigarette elettroniche rilasciano nel corpo numerose sostanze potenzialmente dannose, comprese sostanze chimiche e altri composti che probabilmente non sono conosciuti.
Gli studi che misurano l’impatto specifico delle sigarette elettroniche su infarti e ictus sono limitati. Molte ricerche sull’uso della sigaretta elettronica sono state condotte su persone che hanno utilizzato o utilizzano attualmente anche sigarette tradizionali.
Inoltre, ampi studi di indagine si sono concentrati sui giovani adulti che hanno una bassa incidenza di infarti e ictus; di conseguenza, sono necessari studi a lungo termine su persone di tutte le età, anche tra quelle che già soffrono di malattie cardiovascolari.
Una recente analisi dello studio PATH (adult Population Assessment of Tobacco and Health) ha rilevato un’associazione statisticamente significativa tra l’uso precedente o attuale di sigarette elettroniche e lo sviluppo di malattie respiratorie (malattia polmonare ostruttiva cronica/ BPCO, bronchite cronica, enfisema o asma).
La mancanza di dati scientifici sulla sicurezza a lungo termine sull’uso della sigaretta elettronica, insieme al potenziale di dipendenza dei prodotti a base di sigaretta elettronica osservato tra i giovani, sono tra i motivi per cui l’American Heart Association non ne raccomanda l’utilizzo.
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Fonte: Circulation
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