Se soffri di herpes potresti essere più a rischio di diabete secondo questo studio

I virus herpes possono aumentare il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2. Questo è quanto rivelato da un nuovo studio condotto dagli esperti dell'Università Ludwig-Maximilians e Helmholtz di Monaco

Due comuni herpesvirus possono contribuire ad alterare il metabolismo del glucosio e ad aumentare il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.

A rivelarlo un nuovo studio pubblicato su Diabetologia, dimostrando che i soggetti affetti da HSV2 avevano il 59% di probabilità in più di sviluppare il pre-diabete rispetto a quelli sieronegativi, mentre l’infezione da CMV era associata a un aumento del 33% dell’incidenza di pre-diabete.

La ricerca si è basata sui dati sanitari di 1967 individui. I partecipanti sono stati sottoposti a esami medici tra 2006-2008 e di nuovo tra 2013-2014, In particolare, sono stati effettuati  test per la presenza di herpesvirus, glicemia e misurazione dell’emoglobina glicata (una misura del controllo della glicemia a lungo termine).

Il diabete era presente nell’8,5% dei partecipanti all’inizio dello studio e nel 14,6% al momento del follow-up. Dei 1257 volontari con normale tolleranza al glucosio all’inizio, 364 hanno sviluppato il prediabete e 17 il diabete durante il periodo di monitoraggio di 6,5 anni.

Le analisi del sangue all’inizio dello studio hanno rilevato che il virus di Epstein-Barr (il virus della mononucleosi) era l’herpesvirus più diffuso, con il 98% del campione positivo, seguito da HSV1 (88%), HHV7 (85%), VZV (79%), CMV (46%), HHV6 (39%) e HSV2 (11%). I partecipanti erano positivi a una media di 4,4 herpesvirus all’inizio e 4,7 al follow-up.

Lo studio ha così  rilevato che sia l’HSV2 che il CMV hanno contribuito allo sviluppo del pre-diabete, anche dopo aver tenuto conto di tutti gli altri fattori di rischio noti per il diabete. L’HSV2 è risultato associato anche a livelli peggiori di emoglobina glicata.

“Il nostro studio ha suggerito che mentre l’incidenza del (pre)diabete era principalmente spiegata dall’età, dal BMI, dal colesterolo e dalla glicemia a digiuno, sia l’HSV2 che il CMV hanno aggiunto ulteriori informazioni complementari sul rischio, nonostante l’elevata prevalenza e la co-occorrenza virale”, spiegano gli autori.

Ora saranno necessarie ulteriori ricerche che valutino le strategie di prevenzione virale per la salute pubblica, possibilmente includendo lo sviluppo di vaccini efficaci contro gli herpesvirus, sono, alla luce di questi dati, ancor più necessarie, Anche i meccanismi con cui questi virus potrebbero contribuire allo sviluppo del diabete restano da scoprire.

Fonte: Diabetologia

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