Un nuovo studio avrebbe scoperto come una combinazione di 7 abitudini di vita sane possa essere associata ad un minor rischio di demenza nelle persone con diabete di tipo 2
Già da alcuni anni la ricerca scientifica ha collegato l’ipertensione, il diabete, il colesterolo alto o l’obesità ad un rischio maggiore di sviluppare il morbo di Alzheimer.
L’Alzheimer è la forma più comune di demenza degenerativa invalidante, una malattia che colpisce la memoria e le funzioni cognitive, la capacità di parlare e di pensare, nonché causare anche stati di confusione, cambiamenti di umore e disorientamento spazio-temporale.
Tuttavia, un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Neurology, avrebbe scoperto come una combinazione di 7 abitudini di vita sane possa essere associata ad un minor rischio di demenza nelle persone con diabete di tipo 2. Tra queste, per esempio dormire da sette a nove ore al giorno, allenarsi regolarmente e avere frequenti contatti sociali.
Lo studio
Se da una parte il diabete di tipo 2 e i fattori dello stile di vita sono stati associati al rischio di demenza, dall’altra l’impatto di uno stile di vita sano sulla demenza correlata al diabete rimane in gran parte sconosciuto. Partendo da ciò, i ricercatori dello studio hanno cercato di indagare se l’aumento del rischio di demenza tra gli individui con diabete possa essere compensato da un’ampia combinazione di abitudini di vita sane.
Lo studio, nello specifico, ha utilizzato i dati della Biobank UK, il database sanitario del Regno Unito, e ha creato un punteggio complessivo sullo stile di vita che va da 0 a 7, con 1 punto per ciascuno delle 7 abitudini di vita sane:
- divieto di fumare,
- consumo moderato di alcol,
- attività fisica regolare,
- dieta sana,
- durata del sonno adeguata,
- comportamento meno sedentario
- frequenti contatti sociali.
I ricercatori hanno poi identificato 167.946 persone di 60 anni o più, con e senza diabete, che non avevano demenza all’inizio dell’indagine. I partecipanti allo studio, inoltre, hanno fornito misurazioni fisiche, completato questionari sulla salute e fornito campioni di sangue.
I partecipanti sono stati seguiti dai ricercatori per una media di 12 anni e durante quel periodo 4.351 persone hanno sviluppato demenza. Un totale del 4% delle persone ha seguito solo da zero a due delle abitudini sane, l’11% ha seguito tre, il 22% ha seguito quattro, il 30% ha seguito cinque, il 24% ha seguito sei e il 9% ha seguito tutti e sette.
Dalle analisi effettuate è emerso che le persone con diabete che seguivano due o meno delle sette abitudini sane avevano quattro volte più probabilità di sviluppare demenza, rispetto alle persone senza diabete che seguivano tutte e sette le abitudini sane.
Dopo l’aggiustamento per fattori come l’età, l’istruzione e l’etnia, le persone che seguivano tutte le abitudini avevano un rischio inferiore del 54% di demenza, rispetto quelle che ne seguivano due o meno. Inoltre, ogni ulteriore abitudine sana che le persone seguivano era associata a un rischio ridotto dell’11% di demenza.
In conclusione, lo studio avrebbe dimostrato che per le persone con diabete di tipo 2, il rischio di demenza può essere notevolmente ridotto vivendo uno stile di vita più sano e come questa strategia possa essere presa in considerazione dai medici e altri professionisti che trattano i pazienti diabetici.
Infatti, si tratta di cambiamenti che non solo possono migliorare la salute generale, ma anche contribuire alla prevenzione o all’insorgenza della demenza nelle persone con diabete.
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Fonte: Neurology
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