Una recente ricerca ha individuato elementi simili tra due disturbi, stiamo parlando della demenza e della schizofrenia. Dai risultati analizzati sembrerebbe che le malattie vanno entrambe a colpire il lobo frontotemporale del cervello
I ricercatori, per la prima volta, hanno confrontato la schizofrenia e la demenza, disturbi che si trovano entrambi nelle regioni del lobo frontale e temporale del cervello.
L’idea può essere fatta risalire a Emil Kraepelin, che nel 1899 coniò il termine dementia praecox per descrivere il progressivo declino mentale ed emotivo dei giovani pazienti.
Con questo termine si riferiva ai giovani adulti che si ritirano sempre più dalla realtà e cadono in uno stato irreversibile, simile alla demenza.
Infatti, secondo Kraepelin questi pazienti erano affetti da una malattia frontotemporale, che colpisce le aree del lobo frontale e temporale del cervello, ossia quelle responsabili della personalità, del comportamento sociale e dell’empatia.
Il suo approccio, però, è stato rapidamente messo in discussione, poiché solo il 25% delle persone colpite ha mostrato questa forma di progressione della malattia.
Ma ora, con l’aiuto dell’imaging e dell’apprendimento automatico gli scienziati hanno trovato le prime indicazioni valide di analogie tra il cervello dei pazienti schizofrenici e dei pazienti affetti da demenza.
Lo studio
Nikolaos Koutsouleris e Matthias Schroeter, ricercatori e medici, hanno iniziato a indagare in questa direzione, per scoprire se vi sono realmente analogie tra le due malattie.
Con un team internazionale, hanno utilizzato l’intelligenza artificiale per analizzare entrambi i disturbi.
La demenza frontotemporale (FTD), in particolare la variante comportamentale (bvFTD), è difficile da riconoscere nelle sue fasi iniziali perché è spesso confusa con la schizofrenia. Pertanto, le somiglianze sono ovvie: nei malati di entrambi i gruppi, si verificano cambiamenti nella personalità e nel comportamento.
Si verifica uno sviluppo spesso drammatico, poiché entrambi i disturbi si trovano nelle regioni frontale, temporale e insulare del cervello.
Dallo studio condotto il risultato è stato che il 41% dei pazienti affetti da schizofrenia era incline anche alla demenza.
Nei pazienti analizzati sono state colpite strutture neuronali simili, in particolare la parte del cervello responsabile del controllo dell’attenzione, dell’empatia e del comportamento sociale.
Questo significa che, in futuro, gli esperti possono essere in grado di individuare il supporto terapeutico da avviare nei pazienti colpiti da entrambi i disturbi.
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Fonte: JAMA
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