Bambini, adolescenti e giovani adulti che nel primo anno di vita hanno trascorso 30 minuti all'aperto hanno meno probabilità di ammalarsi
Bambini, adolescenti e giovani adulti che nel primo anno di vita hanno trascorso 30 minuti all’aperto hanno meno probabilità di ammalarsi
Un nuovo studio suggerisce che bambini, adolescenti e giovani adulti che trascorrono più tempo all’aperto durante i mesi estivi, e vivono in aree del paese che li espongono a maggiori quantità di luce solare hanno un rischio inferiore di sviluppare la sclerosi multipla. Sebbene rara, questa malattia può svilupparsi nei bambini, nonostante la maggior parte delle persone inizi a manifestare i sintomi tra i 20 e i 50 anni.
Il nuovo studio ha anche scoperto che coloro che hanno avuto più esposizione al sole durante il loro primo anno di vita hanno minori probabilità di contrarre la malattia. Secondo il team di ricercatori passare da una a due ore all’aperto ogni giorno ha fornito maggiori benefici, ma anche spendere solo 30 minuti al giorno fuori casa può ridurre il rischio.
Lo studio ha coinvolto 332 persone con sclerosi multipla, e altri 534 persone di età e sesso simili che non avevano la malattia; i partecipanti avevano un’età compresa tra i 3 e i 22 anni. L’esposizione al sole è stata misurata come il tempo trascorso all’aperto, l’uso di protezioni solari come un cappello, vestiti e crema solare, più la quantità di esposizione alla luce ultravioletta in base a dove vivevano i partecipanti alla nascita e al momento dello studio. I bambini o i loro genitori, o tutori hanno risposto a un questionario su quanto tempo hanno trascorso all’aperto quotidianamente alle varie età e nell’ultimo anno.
Nell’estate prima dello studio, il 19% dei partecipanti con sclerosi ha dichiarato di aver trascorso meno di 30 minuti all’aperto, rispetto al 6% di coloro che non avevano la malattia; e il 18% dei partecipanti con la malattia ha trascorso una o due ore all’aperto, rispetto al 25% dei pazienti sani. Dopo aver valutato anche altri fattori, come il fumo e il sesso, che potrebbero influenzare il rischio di sclerosi multipla, i ricercatori hanno scoperto che le persone che hanno trascorso in media da 30 minuti a un’ora all’aperto durante l’estate prima dello studio avevano una probabilità inferiore del 52% rispetto a coloro che hanno trascorso in media meno di 30 minuti fuori casa. In più, coloro che hanno trascorso ancora più tempo fuori, avevano addirittura una probabilità inferiore dell’81% di ammalarsi.
Lo studio non dimostra che l’esposizione al sole prevenga la sclerosi multipla, ma mostra che vi è un’associazione tra le due cose; ovviamente, occorre sempre ricordare che è importante esporsi al sole ma sempre con un’adeguata protezione.
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Fonte: Neurology
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