“Sono stato esposto in utero ai pesticidi e sono nato con gravi malformazioni”, ragazzo verrà risarcito: vittoria storica contro il glifosato

In Francia, il Fondo di compensazione per le vittime professionali dei pesticidi ha riconosciuto il legame tra l'esposizione prenatale al glifosato e le malformazioni di un ragazzo di 16 anni che ora ha ottenuto un risarcimento. Ma la battaglia della famiglia non si ferma qui

Mentre l’Europa si appresta a rinnovare per altri 10 anni l’autorizzazione al glifosato, dalla Francia arriva una notizia che dovrebbe farci molto riflettere.

Il Fondo di compensazione per le vittime dei pesticidi (FIVP) ha accertato il legame tra l’esposizione prenatale al glifosato e le gravi malformazioni di un ragazzo, Théo Grataloup, che oggi ha 16 anni ed è ufficialmente riconosciuto come gravemente danneggiato dal contatto già all’interno dell’utero con il controverso erbicida.

Questo riconoscimento segna una svolta significativa nella lunga battaglia intrapresa dalla famiglia Grataloup che ha cercato giustizia per il figlio Théo, affetto da una serie di patologie.

Théo è nato nel 2007 con un’atresia esofagea, una condizione congenita che richiede una serie di complessi interventi chirurgici (pensate che il ragazzo da quando è nato è stato sottoposto a ben 54 operazioni in anestesia generale!).

La madre di Théo, ignara dei rischi, aveva utilizzato l‘erbicida Glyper, contenente glifosato, durante la gravidanza nel 2006. Dopo essersi accorta dei gravi danni subiti dal figlio ha intrapreso una vera e propria battaglia legale, terminata appunto con una vittoria: la FIVP ha ufficialmente riconosciuto il legame tra quest’esposizione prenatale e le malformazioni di Théo, ed è la prima volta che viene riconosciuto un indennizzo per tale ragione.

La famiglia Grataloup, però, non intende fermarsi qui. Come ha dichiarato Sabine, la madre di Théo:

Stasera sono felice, ma non è finita. La nostra azione legale contro Bayer continua e siamo più determinati che mai a lottare affinché non ci sia mai più una vittima del glifosato.

La famiglia fa pressioni sulla Francia affinché non spalleggi il rinnovo dell’autorizzazione del glifosato, ormai purtroppo imminente a livello dell’Ue.

Ed è anche lo stesso Théo a lanciare un appello al Presidente francese in un video.

Il FIVP, creato nel 2020, ha finora riconosciuto solamente due casi di esposizione prenatale ai pesticidi. Nove richieste sono state invece archiviate nel 2021 e nel 2022.

Il fondo riconosce due tipologie di casi: esposizione della madre durante tutta la gravidanza e/o esposizione del padre nei sei mesi precedenti la data del concepimento. In entrambe le situazioni, si richiede che i genitori siano stati professionalmente esposti ai pesticidi.

Il riconoscimento di una malattia legata ai pesticidi garantisce una copertura al 100% delle spese mediche correlate al problema e un risarcimento finanziario che si basa su una scala che prende in considerazione 5 patologie identificate dagli esperti come aventi un nesso causale con i pesticidi: leucemia, tumore al cervello, labio-palatoschisi, ipospadia e disturbi del neurosviluppo.

Nello specifico, al ragazzo il Fondo ha accordato un risarcimento di mille euro al mese per la sua condizione, cifrà che verrà rivista nel marzo del 2025 in base allo stato di salute.

Come ha dichiarato Christine Descesne-Ceard, responsabile del Fondo:

A livello mondiale, ci sono stati dei processi vinti negli Stati Uniti per problemi di insorgenze tumorali, ma per malformazioni, stando alle mie conoscenze, si tratta della prima volta che accade. Si è riconosciuto un legame tra la patologie del ragazzo e l’esposizione della madre a dei pesticidi.

Complessivamente, è un segnale importante della crescente consapevolezza riguardo ai rischi associati all’esposizione ai pesticidi e della determinazione di individui e famiglie che cercano giustizia per le conseguenze delle esposizioni prenatale e professionali a queste sostanze nocive. Cosa che, come è noto, negli Usa viene portata avanti strenuamente anche sotto forma di class action, tanto che Bayer ha stanziato un fondo per far fronte alle richieste di risarcimenti.

Leggi anche:  Glifosato: Bayer stanzia 2 miliardi di dollari per future richieste di risarcimento per cancro

Non trovate che sia un po’ una contraddizione in termini che vengano dati tali risarcimenti e confermati i terribili effetti dell’esposizione al glifosato e contemporaneamente si porti avanti il rinnovo della sua autorizzazione all’uso?

Fonte: Le Monde

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