Se decidete di rimuovere un tatuaggio, è bene che sappiate alcune cose...
Tatuaggi: ne avete uno e adesso il vostro pallino è quello di rimuoverlo? Primo premio a parte per la coerenza e una sculacciata da mamma e papà anche se avete 40 anni, quello che dovete sapere è che non è affatto semplice eliminare un disegno stampato a colpi di inchiostro sulla vostra pelle.
E comunque non siete i soli: solo in Italia, secondo i dati raccolti dall’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe), nel 2014 le rimozioni di tatuaggi sono state 12mila. Un vero esercito dei “pentiti del tattoo”, che non avevano ben inteso, forse, che quel segno sarebbe stato in realtà destinato a rimanere per sempre.
Insomma, se quel tatuaggio ricorda il vostro ex o ve ne fate una ragione e chi se ne frega o, se decidete di rimuoverlo, è bene che sappiate un po’ di cose:
1) Non scompare alla prima passata di laser: l’efficacia del trattamento, infatti, dipende dal colore, dalla profondità, dalla densità e tipo di pigmento e dal vostro fototipo
2) Scegliete professionisti: solo esperti del settore sono in grado di proporre tecniche moderne. La più efficace è il laser q-switchati (laser Q-S), che produce un impulso laser di brevissima durata (nanosecondi, alcuni miliardesimi di secondo) in grado di distruggere, con trattamenti ripetuti, le cellule dove sono accumulati i granuli di pigmento, spezzandoli in frammenti più piccoli (diametro variabile da 10 a 100 millesimi di millimetro) che vengono smaltiti nei liquidi corporei o da cellule migranti nel corso dei giorni e delle settimane successive
3) Sceglieye bene il periodo dell’anno per farlo: sono infatti necessarie diverse sedute distanziate di circa 6-8 settimane. Almeno per un mese, poi, non potrete esporvi al sole o, peggio ancora, a lampade abbronzanti e dovrete avere cura, nelle corso delle prime esposizioni, di utilizzare creme a filtro solare ad alta protezione (filtri 30+-50+)
4) Difficile calcolare quante sedute saranno necessarie: nei casi più facili variano da 3 a 5, mentre in quelli più difficili si arriva a 8-12 sedute. In una minima percentuale di casi il trattamento può addirittura non soddisfarvi. Dipende da diversi fattori: il tipo di tatuaggio (quelli professionali sono normalmente più difficili da rimuovere a causa della maggior profondità del pigmento e della sua elevata densità); il colore (il verde, l’azzurro e soprattutto il giallo, sono molto difficili (a volte impossibili) da rimuovere, mentre il rosso, in alcuni casi, può scurirsi, per effetto di eventuali materiali ferrosi presenti nel pigmento). I tatuaggi più vecchi sono più facili da eliminare rispetto a quelli più recenti, perché il corpo ha già eliminato una parte del pigmento.
5) Più è grande il tatuaggio, più tempo sarà necessario: la durata di ogni singola seduta dipende dalla superficie del tatuaggio da rimuovere. I tatuaggi cosmetici (sopracciglia, labbra, areole, camouflage di cicatrici) di colore rosa-marron-arancio, devono essere trattati con molta prudenza, effettuando test su piccole aree prima di procedere al trattamento completo, perché contengono zinco e ossido di titanio e se trattati con il laser Q-S possono annerirsi
6) Un lavoro lasciato a metà è un lavoro lasciato a metà: sappiate che potete decidere di interrompere il trattamento di rimozione in qualsiasi momento, consapevoli però che in questo modo il lavoro non è completato
7) Il trattamento con laser Q-S è doloroso, per . Per ridurre il dolore viene di norma applicata della crema anestetizzante 30 minuti prima della seduta e durante il trattamento applicato del ghiaccio sulla cute
8) Più la pelle è scura, più difficile sarà la rimozione: la rimozione è più problematica per chi ha la pelle scura e alto è il rischio di alterare la propria pigmentazione. Gli esperti sconsigliano la rimozione anche a chi ha la tendenza a sviluppare cicatrici ipertrofiche o cheloidee e a chi presenta infezioni attive della pelle. Attenzione invece a terapie farmacologiche o con farmaci foto sensibilizzanti
9) Dopo il trattamento si formano sulla pelle delle bollicine, per cui è bene trattarla con unguenti antibiotici e applicare una medicazione occlusiva con garza vaselinata per uno o due giorni, fino alla formazione delle croste
10) Il “tatuaggio fantasma”: ebbene, in corrispondenza del tatuaggio rimosso potrebbe rimanere una sorta di ombra chiamata “fantasma del tatuaggio”. Sappiate che può durare alcuni anni o anche per sempre…
Germana Carillo
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