Molto tempo prima che la fisica acustica divenisse oggetto di studi in Europa, le antiche civiltà araba, greca e indiana avevano già familiarità con la funzione terapeutica dei suoni e delle vibrazioni
Molto tempo prima che la fisica acustica divenisse oggetto di studi in Europa, le antiche civiltà araba, greca e indiana avevano già familiarità con la funzione terapeutica dei suoni e delle vibrazioni. L’antico sistema del Nada Yoga, le cui origini risalgono ai tempi del Tantra, ha pienamente riconosciuto l’impatto della musica sul corpo e sulla mente, evidenziando i suoi aspetti curativi evidenziando come le vibrazioni dei suoni possano innalzare il livello di coscienza.
Gli antichi Hindu facevano affidamento sulla musica per il suo ruolo terapeutico: cantare e intonare i mantra Veda da tempo immemorabile è stato un modo per curare disarmonie nell’individuo e nell’ambiente.
Anche gli effetti terapeutici dei Raga, le composizioni classiche indiane, sono stati sperimentati nel tempo.
Un antichissimo manoscritto, il Raga Chikitsa, ne descriveva l’uso e le applicazioni per combattere i comuni disturbi.
Ma cos’è precisamente il raga? Letteralmente significa ‘colore della mente’. Nella musica classica indiana il termine Raga o Raag indica una melodia o un tema, o più precisamente, un continuum fra una scala e una melodia. Il Raga è sostanzialmente una struttura su cui si possono comporre o improvvisare delle melodie, una sequenza di note capace di produrre una particolare emozione.
A seconda della sua natura, un raga può indurre o intensificare sentimenti di gioia o tristezza, pace o violenza e così via, e per queste sue particolari qualità, suonare, interpretare o anche ascoltare un raga appropriato, può funzionare come una medicina. Ma la Raga terapia non intende sostituirsi alla medicina, piuttosto supportarla.
Come funziona
Si è visto, infatti, che le melodie dei raga hanno un preciso effetto calmante sulla mente e sul corpo. L’ascolto ripetuto di un raga produce una rete di vibrazioni sonore. I muscoli, i nervi e i chakra (centri energetici) dell’area malata si contraggono quando ricevono un impulso e si rilassano nell’intervallo tra due impulsi. Durante la contrazione dei tessuti, le note musicali favoriscono il deflusso di sangue da quella particolare area, nell’intervallo invece vi è rilassamento e riduzione della pressione. In questo modo il sangue affluisce in quella zona dalle zone adiacenti. Questo processo viene ripetuto continuamente e il flusso di sangue e di energia in quella zona viene potenziato, producendo un rapido effetto terapeutico.
Diversi studi empirici hanno rilevato l’efficacia della Raga terapia in ambito chirurgico, cardiologico, oncologico, pediatrico, geriatrico e negli hospice. L’Apollo Hospital Group, che comprende una dozzina di ospedali su tutto il territorio dell’India, ha un settore di Musicoterapia applicata in ambito medico. Si è così sviluppata una collaborazione tra medici, musicisti, psicologi e terapisti comportamentali e, dalle ricerche svolte, si è visto che l’ascolto di raga appropriati riduce il bisogno di sedativi e antidolorifici, la tendenza al vomito dopo i trattamenti di chemioterapia e stabilizza la sintomatologia dei disturbi legati al Parkinson, produce inoltre ottimi effetti nel trattamento dell’insonnia, dell’ipertensione, dell’ansia, dei disturbi dello stomaco, cardiaci e respiratori.
Ma non solo, la Raga Terapia è stata applicata con successo anche nei casi di autismo e iperattività infantile. Nel 2004 la musicoterapeuta Rajam Shanker, con un un team formato da personale medico e paramedico, ha iniziato una sperimentazione su un gruppo di 15 bambini autistici e sui loro genitori, presso il Sandipani wing of Little Hearts Children Hospital di Hyderabad. In soli due mesi di terapia i bambini si presentavano più calmi, meno iperattivi e irritabili. Pranav, un bambino autistico che non parlava, dopo due anni di terapia, è divenuto un abile cantante, capace di comunicare liberamente con chiunque e di cantare senza interruzione fino a 45 minuti.
Nel corso della sua attività, Rajam Shanker ha potuto verificare effetti positivi anche sulle donne in menopausa con forti squilibri ormonali e nei casi di forti depressioni. In gravidanza, la terapia attraverso i raga, diminuisce lo stress, allevia i dolori nel travaglio e facilita il parto.
Sono sempre di più oggi le ricerche sullo sviluppo di tecniche per curare malattie e disagi con l’aiuto della musicoterapia basata sui raga.
Francesca Aragno
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