Come fermare il raffreddore… con una molecola

Secondo una nuova ricerca, una molecola impedirebbe al virus del raffreddore di invadere le cellule

Starnuti addio? Scoperta la molecola in grado di sconfiggere il raffreddore. Se esiste un’arma contro il virus dell’influenza, probabilmente si cela proprio in una particella infinitesimale che impedirebbe ai batteri di invadere le cellule.

A scoprirlo è un nuovo studio dell’Imperial College London, secondo cui quella molecola sarebbe in grado di bloccare completamente più ceppi di virus del raffreddore, rendendo quindi possibile per il futuro anche la creazione di un farmaco specifico utile se somministrato all’inizio di un’infezione.

Se il più comune dei raffreddori trova la sua causa in una famiglia di virus con centinaia di varianti, ciò rende quasi impossibile la creazione di una sorta di immunità e altamente improbabile l’idea di vaccinarsi contro tutti loro. In più, si tratta di virus che si evolvono rapidamente, il che significa che possono rapidamente sviluppare resistenza ai farmaci.

Per questo non riusciamo tanto a curare un raffreddore, quanto, piuttosto, a trattare i suoi sintomi dell’infezione, come naso che cola, mal di gola e febbre.

Ora, secondo il team di ricercatori inglesi, la molecola scoperta sarebbe capace di bloccare completamente più ceppi di virus del raffreddore, puntando alla cosiddetta N-miristoiltransferasi (Nmt), una proteina delle cellule umane, quella che i virus “sequestrano” per costruire il guscio proteico, o capside, che protegge il loro genoma. E, dal momento che tutti i ceppi hanno bisogno di questa stessa proteina umana per creare nuove copie di se stessi, la molecola potrebbe essere un jolly, cioè dovrebbe essere efficace contro tutti e, anzi, agire anche contro altri virus della stessa famiglia del raffreddore (come, per esempio, bocca-mani-piedi).

Il comune raffreddorespiega il ricercatore principale Ed Tate del Dipartimento di chimica dell’Imperial – è per la maggior parte delle persone un semplice inconveniente, ma può causare gravi complicazioni a chi soffre di disturbi quali ad esempio l’asma e la Bpco. Un farmaco come questo potrebbe essere estremamente utile se somministrato all’inizio dell’infezione e stiamo lavorando per creare una versione che possa essere inalata, in modo che arrivi rapidamente ai polmoni“.

Si tratterebbe, inoltre, di un medicinale che non avrebbe effetti collaterali tossici.

Per ora, i ricercatori hanno dimostrato che la nuova molecola ha completamente bloccato molti ceppi del virus del raffreddore senza colpire le cellule umane, ma saranno necessari altri studi per assicurarsi che effettivamente non sia tossica nell’organismo.

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Germana Carillo

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