I Pfas, sostanze perfluoroalchiliche note negli Usa come "forever chemicals" perché persistono a lungo nell'ambiente, si trovano anche in alcuni assorbenti interni. L'ha scoperto un nuovo test condotto da Mamavation
Negli Usa Mamavation, nota community di genitori “green”, ha messo alla prova alcune marche di assorbenti interni per scoprire se contenevano Pfas. Non è la prima volta che il gruppo compie test di questo genere, ad agosto vi avevamo parlato ad esempio dell’indagine sulla carta igienica.
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Stavolta sotto esame è finito un prodotto ancora più “delicato”, considerando che entra in contatto con una zona particolarmente sensibile delle donne. Parliamo degli assorbenti interni che Mamavation ha testato prendendo a campione i più venduti negli Usa, un totale di 23 prodotti (tra cui anche assorbenti organici).
Tutte le referenze sono state analizzate da un laboratorio certificato dalla US Environmental Protection Agency (EPA) e 5 prodotti sono risultati contaminati da livelli rilevabili di fluoro sotto forma di PFAS (sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche). I livelli andavano da 19 parti per milione (ppm) a 28 ppm.
Tali livelli, scrive Mamavation:
Sono considerati “non aggiunti intenzionalmente” dal produttore e sono probabilmente il risultato della contaminazione nella catena di approvvigionamento.
Gli assorbenti interni contaminati (tra cui 2 prodotti in cotone organico) sono risultati i seguenti:
- Maxim Hygiene Organic Cotton Cardboard Applicator Tampons
- OrganYc Complete Protection Tampons (made with organic cotton)
- Playtex SPORT Regular & Super Tampons
- Tampax Cardboard Applicator Unscented Tampons
- Up & Up (Target Brand) Regular Tampons
Si tratta di referenze vendute negli Stati Uniti, anche se i prodotti Tampax e OrganYc si trovano anche in Italia.
Mamavation sottolinea che i PFAS sono solo uno dei possibili inquinanti nocivi presenti nei tamponi, poiché studi precedenti hanno trovato anche altre sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino come ftalati e bisfenolo-A, comunemente noto come BPA.
Così ha commentato Terrence Collins, Professore di Chimica e Direttore dell’Institute for Green Sciences presso la Carnegie Mellon University:
Sappiamo più che abbastanza sulla tossicità a basse dosi dei composti PFAS e di altri contaminanti citati per essere certi che le quantità rilevabili nei tamponi siano ingiustificabili.
Mamavation sottolinea che:
Non si sa quale sia l’impatto sulla salute delle donne che sono esposte ai “forever chemicals” PFAS all’interno della vagina o se tali sostanze chimiche possano penetrare nel corpo dall’uso intimo di un assorbente interno.
Ma la consulente scentifica di Mamavation, Linda S. Birnbaum, ex direttrice del National Institute of Environmental Health Sciences e National Toxicology Program, ha dichiarato:
Sappiamo già che i PFAS hanno la capacità di colpire quasi tutti gli organi del corpo. La vagina è un’area incredibilmente vascolare e l’esposizione cutanea è spesso più elevata lì che in altre parti del corpo.
La nuova indagine, come già accennavamo, è solo l’ultima di Mamavation sul tema dei PFAS presenti nei prodotti di uso quotidiano. Si va dalla carta igienica ai trucchi, dai pantaloni e leggings alle mutande assorbenti.
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Fonte: Mamavation
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