Lo facciamo tutti, più o meno spesso, ma ritardare la sveglia danneggia enormemente la qualità del nostro riposo notturno: ecco perché
Sempre più persone soffrono di disturbi del sonno e hanno difficoltà ad addormentarsi o a dormire senza interruzioni e frequenti risvegli.
I motivi di questo problema che accresce sempre più persone sono molteplici: stress, esposizione eccessiva agli schermi tecnologici e alle loro luci blu, tabagismo e abuso di alcol, cattive abitudini alimentari, inquinamento sonoro e luminoso.
Se non possiamo cambiare le circostanze attorno a noi, una grande differenza la possono fare le nostre abitudini e quelle piccole buone pratiche che, conservate nel lungo periodo, ci aiutano a migliorare la qualità del nostro riposo – e in generale della nostra vita.
In diversi articoli abbiamo parlato dell’importanza di una routine serale sana per un riposo di buona qualità e privo di interruzioni.
Ma c’è una buona abitudine che tutti noi dovremmo adottare per iniziare a riposare meglio e che, inaspettatamente, non va svolta la sera ma al mattino, prima ancora di alzarci dal letto: ecco quale.
Se mentre dormi hai uno di questi 5 campanelli d’allarme, dovresti consultare un medico quanto prima
L’abitudine essenziale per il buon riposo
Alzi la mano chi al mattino, svegliato dal fastidioso suono della sveglia, non ha la tentazione di posticiparla e rimettersi a dormire, anche solo per altri dieci minuti.
Può capitare di cedere a questa tentazione, soprattutto se durante la notte appena trascorsa non siamo riusciti a riposare bene e ora siamo più stanchi di quando ci siamo messi a letto.
Alcune persone, invece, sono “recidivi” e ogni mattina rimandano la sveglia anche due o tre volte di fila – salvo poi alzarsi intontiti e già drammaticamente in ritardo.
Restare a letto dopo che la sveglia è suonata è il modo più sbagliato per iniziare un nuovo giorno e, incredibilmente, danneggia anche la qualità del nostro sonno. Ma perché?
Spegnere la sveglia per riposare cinque o dieci minuti in più può sembrare innocuo ma in realtà, con questa piccola azione, stiamo dimostrando a noi stessi che siamo pigri e che non siamo in grado di rispettare gli impegni che prendiamo.
Se la sera prima abbiamo impostato la sveglia a un certo orario per poter disporre del tempo necessario per prepararci o per poterci dedicare a una certa attività e poi restiamo a poltrire nel letto, che idea che facciamo di noi stessi e del nostro rispetto degli impegni presi?
Inoltre, le continue interruzioni al nostro sonno dovute alla sveglia che continua a suonare a intervalli regolari inficiano la qualità di questo momento di riposo mattutino, e noi ci alzeremo con una sensazione di intontimento e confusione mentale invalidante.
Infine, restare a letto fino a tardi influisce sulla capacità di addormentarsi la sera: il nostro ciclo sonno-veglia si sposta lentamente più in avanti, fino a che noi non riusciremo più ad andare a letto presto, perché non ancora sufficientemente stanchi.
Come iniziare bene la giornata
Una delle prime cose che dovremmo fare al mattino al posto di ritardare la sveglia (di solito entro 30 minuti dal risveglio), è esporsi alla luce solare naturale uscendo a fare una passeggiata o anche solo sedendosi accanto a una finestra.
Esporsi alla luce solare come prima cosa al mattino appena svegli può aumentare la vigilanza e l’energia durante il giorno, portando a un sonno migliore durante la notte – oltre a migliorare il nostro umore.
Un’altra buona abitudine che possiamo portare nelle nostre mattinate è quella di praticare attività fisica – fosse anche solo dello stretching o una passeggiata in compagnia del nostro cane.
Attivare il nostro corpo con del movimento è il modo migliore per scrollarci di dosso la stanchezza e ricaricare le batterie.
Infine, ricordiamoci di rifare sempre il letto prima di iniziare la nostra giornata di studio o di lavoro: come abbiamo spiegato in questo articolo, non è solo simbolicamente potente, ma è anche un ottimo deterrente per le persone che potrebbero voler tornare a letto durante il giorno.
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