Proprio come qualsiasi altra parte del tuo corpo, un forte sfregamento o un trauma possono causare la rottura di un neo e il suo eventuale sanguinamento. Vediamo insieme cosa è opportuno fare e cosa no.
Tutti noi abbiamo nel nostro corpo dei comunissimi nei. Chiamati scientificamente nevi, i nei sono tumori benigni della pelle che nascono dalle cellule deputate alla produzione di melanina (melanociti), sono vari per colore, forma e dimensioni e possono apparire ovunque sul nostro corpo.
Si stima che la maggior parte degli adulti abbia almeno tra i 10 e i 40 nei sul proprio corpo. Alcuni possono essere presenti già dalla nascita, ma compariranno principalmente dall’infanzia per poi aumentare negli anni fino all’età adulta.
Proprio come qualsiasi altra parte del tuo corpo, un forte sfregamento o un trauma possono causare la rottura di un neo e il suo eventuale sanguinamento. Vediamo insieme cosa è opportuno fare e cosa no quando si rompe un neo.
Leggi anche: Melanoma: quanti nei hai sul braccio destro? Perché dovresti consultare un dermatologo se sono più di 11
Cosa fare quando si rompe un neo
Come abbiamo visto, può capitare che un neo si rompa magari perché si è graffiato o ha urtato contro un oggetto. Talvolta, invece, i nei possono essere talmente pruriginosi da causare sanguinamento se grattati.
Tuttavia, non bisogna allarmarsi perché un neo non diventa pericoloso quando si rompe, bensì lo diventa quando cambia forma senza apparente motivo. Per questo è molto importante prestare spesso attenzione ai propri nei e rivolgersi al dermatologo se si notano cambiamenti di aspetto, forma o dimensione.
Una prima cosa che si può fare quando si rompe un neo è quella di applicare una crema antibiotica, per evitare eventuali infezioni, oppure un batuffolo di cotone con alcool per sterilizzare l’area e aiutare a fermare l’emorragia. Successivamente, potrebbe essere utile applicare una benda o un cerotto per proteggere l’area.
Ricorda, però, di rivolgerti ad un dermatologo, che sarà in grado di verificare le condizioni del neo ed eventualmente eseguire un trattamento specifico.
Quando preoccuparsi
Il sanguinamento di un neo potrebbe essere anche un segnale di melanoma, la tipologia più grave di cancro della pelle, e normalmente è accompagnato da altri sintomi tra cui:
- Cambiamento nel colore, forma, consistenza o altezza
- Il neo diventa più piccolo o più grande in maniera non uniforme
- La pelle sulla superficie diventa secca o squamosa
- Il neo diventa duro o si sente grumoso
- Inizia a prudere
- Sanguina o trasuda
Un modo per identificare in anticipo un melanoma è attraverso la tecnica “ABCDE” del neo, in grado di mostrare gli eventuali segni cancerosi.
Tuttavia, raramente i nei comuni si trasformano in melanoma e se preso in tempo, il melanoma è altamente curabile. Per questo, è fondamentale rivolgersi al proprio dermatologo se si notano cambiamenti nei propri nei ed essere consapevoli di eventuali fattori di rischio, come l’esposizione prolungata al sole, che potrebbero rendere più inclini al melanoma.
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Fonte: cancer.gov
Leggi anche:
- Cancro della pelle: così creme topiche e unguenti potrebbero rimuovere grandi nei e prevenire il melanoma
- Cancro della pelle: se hai uno di questi 5 campanelli d’allarme dovresti prenotare subito una visita dal dermatologo
- La caffeina protegge la nostra pelle dal melanoma. Lo studio dell’ISS
- Melanoma: l’aloe vera cura davvero il cancro della pelle?
- Melanoma: i giovani non conoscono i rischi di una scorretta esposizione al sole. Al via la campagna social #SoleConAmore