Secondo un recente studio, esisterebbe una correlazione fra la dimensione delle pupille e il riconoscimento di abilità cognitive
La grandezza delle pupille è un segnale di intelligenza: secondo un recente studio americano, esisterebbe una sorprendente correlazione fra la dimensione delle pupille e il riconoscimento di abilità cognitive.
Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima, ma una nuova ricerca afferma che possono essere anche una finestra sul nostro cervello. Forse non tutti lo sanno ma le pupille sono estremamente sensibili – e non solo all’illuminazione, ma anche alle nostre emozioni, all’eccitazione o alla stanchezza mentale.
Ora un nuovo studio suggerisce che la grandezza delle pupille è strettamente connessa alle differenze individuali nell’intelligenza: in pratica, più grandi sono le pupille di una persona, più questa sarà intelligente (in termini di capacità di ragionamento, attenzione e memoria). Per ‘grandezza’ della pupilla si intende il diametro del cerchietto nero al centro dell’occhio, che può andare dai due agli otto millimetri; la pupilla è poi circondata da un’area colorata, l’iride.
(Leggi: Quello che le pupille dicono di te, a tua insaputa)
I ricercatori hanno condotto numerosi studi su larga scala per giungere a questa conclusione, coinvolgendo più di 500 volontari di età compresa fra i 18 e i 35 anni. A questi è stata misurata la grandezza della pupilla mentre guardavano per alcuni minuti lo schermo di un PC.
Dopo la misurazione, i partecipanti hanno completato una serie di test cognitivi volti a misurare i loro livelli di ‘intelligenza fluida’ (la capacità di ragionare in situazioni inedite), di memoria e di ‘controllo dell’attenzione’ (l’abilità di focalizzare l’attenzione fra distrazioni e interferenze). Sorprendentemente, i volontari con un’ampiezza maggiore della pupilla hanno dimostrato livelli più alti di intelligenza fluida, attenzione e memoria. Purtroppo però, la grandezza delle pupille è connessa anche all’età: più si è anziani e più le pupille si rimpiccioliscono (anche se il rapporto con l’intelligenza rimane costante).
Ma perché l’intelligenza è connessa alla grandezza delle pupille? Sappiamo che la dimensione delle pupille è connessa all’attività nel locus coeruleus, una parte del tronco encefalico superiore che regola i processi di percezione, attenzione, apprendimento e memoria (un malfunzionamento di questa sezione cerebrale è stato osservato ad esempio nei pazienti di Alzheimer). L’ipotesi dei ricercatori è che le persone che hanno pupille più grandi hanno maggiore controllo di quest’area del cervello, il che porta a benefici nelle prestazioni cognitive e, in generale, nel funzionamento dell’intero sistema nervoso.
Fonte: Science Direct
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