Le punture di insetti possono causare malattie infettive a volte anche mortali. Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, oltre l’80% la popolazione mondiale che rischia di contrarre malattie vettoriali (infezioni da insetti), il 40% anche due o più malattie.
Le punture di insetti possono causare malattie infettive a volte anche mortali. Non a caso l’Organizzazione mondiale della Sanità stima in oltre l’80% la popolazione mondiale che rischia di contrarre malattie vettoriali (infezioni da insetti), il 40% anche due o più malattie. E per far fronte a tale emergenza l’OMS ha stilato un nuovo piano e nuovi investimenti per ridurre la pericolosità e le conseguenze.
Il pericolo riguarda in gran parte l’Africa subsahariana e le regioni tropicali e subtropicali del Pianeta, dove vegetazione floridissima e alte temperature li rendono posti ideali per una biodiversità unica di artropodi minacciosi.
Questi stessi animali, insomma, sono spesso vettori di gravi patologie che secondo le statistiche uccidono ben 700mila persone ogni anno. E come se non bastasse, se da un lato molto si è fatto contro alcune di esse, basti pensare alla malaria, per molte altre poco o nulla si è concluso dal punto di vista della prevenzione e della sorveglianza.
Ne consegue che nei posti più minacciati, che sono anche le aree più povere del Pianeta, i servizi sanitari siano spesso inefficienti e che anche strumenti che a noi possono sembrare banali come insetticidi o semplici zanzariere non siano accessibili per tutti.
I principali vettori di gravi malattie infettive sono le zanzare, le mosche e le zecche.
Le zanzare possono trasmettere:
Le mosche possono trasmettere:
- leishmaniosi
- oncocercosi
- tripanosomiasi africana umana (la cosiddetta “malattia del sonno”)
Le zecche possono trasmettere:
- malattia di Chagas
- malattia di Lyme
- encefalite
Alcune di queste malattie si stanno diffondendo rapidamente anche a causa dell’urbanizzazione eccessiva non controllata e dei cambiamenti climatici, ma anche a causa degli scambi commerciali e del numero massiccio di viaggi internazionali.
Per questo motivo l’OMS ha messo a punto un “Piano di risposta globale” che vuole ridurre entro il 2030 del 75% la mortalità da punture da insetto-vettore, attraverso un programma di controllo degli insetti da allineare in tutti i Paesi. Oltre a nuove infrastrutture e a un coinvolgimento più mirato delle comunità, si vogliono anche valorizzare figure professionali specializzate come quella dell’entomologo, ovvero del biologo che studia gli insetti.
Come il direttore uscente dell’OMS Margaret Chan ha osservato la diffusione della malattia di virus di Zika, la rinascita della dengue e la minaccia emergente di chikungunya sono il “risultato di politiche di controllo troppo deboli sin dagli anni ’70. È stato durante quel decennio che i finanziamenti e gli sforzi per il controllo vettoriale sono stati notevolmente ridotti“.
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Oggi nel nuovo programma, che prevede un aumento di spesa da un centesimo a persona a cinque centesimi a persona, per un totale di 330milioni di dollari, sono previsti interventi per la ricerca scientifica, lo studio di nuovi repellenti e insetticidi e la creazione di un batterio che possa bloccare il ciclo vitale dei virus all’interno dei vettori, così da ridurre la pericolosità delle punture.
Germana Carillo
Punture di insetti: dove e perché sono pericolose