Lo yoga può essere una strategia sanitaria integrativa che si concentra sugli aspetti sia fisici che psicologici di una malattia.
Nello Yoga Day 2021, un’altra ricerca conferma come lo yoga possa essere introdotto come regime terapeutico aggiuntivo per migliorare la qualità della vita dei pazienti con artrite reumatoide
Lo yoga può essere utilizzato come terapia aggiuntiva nella cura dell’artrite reumatoide grave: soprattutto se utilizza tecniche di rilassamento e respirazione, lo yoga sarebbe infatti in grado di ridurre tumefazione e infiammazione articolare nei pazienti con AR.
Nella giornata internazionale dedicata proprio allo yoga, è un nuovo studio condotto all’All India Institute of Medical Science a confermare come con lo yoga si possano combattere sia i sintomi articolari che extra-articolari e moderare anche la gravità della possibile depressione che ne consegue.
Lo yoga migliora l’esito clinico nell’artrite reumatoide (RA) e riduce l’infiammazione sistemica grazie ai suoi effetti benefici sull’asse psico-neuro-immune e alla normalizzazione delle trascrizioni disregolate, si legge nello studio. Inoltre, lo yoga migliora e riduce significativamente i sintomi psico-somatici, la percezione del dolore, il quoziente di disabilità, la flessibilità articolare, la gamma di movimento, la postura, la forza muscolare, la coordinazione e l’attività della malattia.
L’artrite reumatoide (AR) è una delle malattie autoimmuni infiammatorie croniche più comuni, che influisce negativamente sulla qualità della vita. Si tratta di una malattia di eziologia sconosciuta, ma fattori sia genetici che ambientali sembrano contribuire. La gravità e la progressione della malattia sono attribuibili al rilascio di una serie di citochine infiammatorie, fattori citotossici e di regolazione immunitaria.
I trattamenti dell’AR sono principalmente limitati all’alleviamento del dolore o di altri sintomi o all’uso di farmaci citotossici nelle forme gravi della malattia che sono comunemente associate a significativi effetti collaterali.
Lo studio
Coordinato da Rima Dada, professoressa all’All Indian Institute of Medical Science, lo studio si è focalizzato sull’impatto dello yoga in 66 pazienti affetti da AR.
I risultati dello studio hanno registrato una diminuzione dell’attività della malattia dopo la pratica dello yoga, che è stata associata a una significativa riduzione delle citochine infiammatorie, all’elevazione dei marcatori comunicativi mente-corpo e alla normalizzazione dei vari livelli di trascrizione, che ha migliorato la qualità della vita.
Nonostante la mancanza di una cura, la malattia può essere controllata da interventi sullo stile di vita basati sullo yoga che migliorano la flessibilità articolare e riducono il dolore. Lo yoga migliora e riduce significativamente i sintomi psico-somatici, la percezione del dolore, il quoziente di disabilità, la flessibilità articolare, il range di movimento, postura, forza muscolare, coordinazione e attività della malattia, si legge nello studio.
Lo yoga ha l’immenso potenziale di essere un regime terapeutico aggiuntivo nel paziente con AR e ha un enorme potenziale riabilitativo, ha concluso Dada.
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