Anche la plastica senza BPA è dannosa per la salute: lo studio shock

Bisfenolo A, nemico ormai noto. E se non fosse l'unico materiale a fare male alla salute? Se anche la plastica SENZA BPA fosse dannosa? La plastica a base di Bisfenolo A ha effetti dannosi ormai accertati da numerosi studi scientifici ma una nuova ricerca si è focalizzata sulle alternative a questo materiale, confermando che anche le plastiche BPA-free possono essere pericolose e addirittura danneggiare le cellule riproduttive

Bisfenolo A, nemico ormai noto. E se non fosse l’unico materiale a fare male alla salute? Se anche la plastica SENZA BPA fosse dannosa?

La plastica a base di Bisfenolo A ha effetti dannosi ormai accertati da numerosi studi scientifici ma una nuova ricerca si è focalizzata sulle alternative a questo materiale, confermando che anche le plastiche BPA-free possono essere pericolose e addirittura danneggiare le cellule riproduttive.

Ci si chiede da tempo se le plastiche BPA-free siano davvero sicure. Le aziende alimentari e quelle che producono contenitori per i cibi negli ultimi anni hanno cercato di trovare materiali alternativi a quelli a base di BPA. Se ne utilizzano tanti ma la nuova ricerca, condotta dagli scienziati dell’Università della California a San Francisco si è focalizzata sul BPS, il bisfeonolo S, e su altri composti chimici tra cui BPF, BPAF e difenil sulfone.

Sulla base di risultati ottenuti, i ricercatori hanno scoperto che alcuni di questi sostituti possono causare gli stessi effetti del BPA, e in particolare nelle cellule riproduttive sia femminili che maschili.

L’esposizione al BPS, ad esempio, si ripercuoterà sulle generazioni future. I ricercatori hanno dimostrato che, anche se fosse possibile eliminare completamente i contaminanti del bisfenolo, gli effetti continuerebbero a persistere per circa tre generazioni, soprattutto nei maschi provocando anormalità cromosomiche.

Non solo bisfenoli

Secondo Patricia A. Hunt, tra gli autori dello studio, saranno necessarie altre indagini per determinare se alcuni bisfenoli sostitutivi potrebbero essere più sicuri di altri, visto che ce ne sono decine in uso. Sospetta inoltre che altre sostanze chimiche ampiamente utilizzate interferiscano non solo con il sistema endocrino (parabeni, ftalati e ritardanti di fiamma) ma possano avere effetti negativi sulla fertilità.

“La capacità di migliorare rapidamente le proprietà di una sostanza chimica ha un enorme potenziale per il trattamento del cancro, il miglioramento dei materiali medici e strutturali e il controllo degli agenti infettivi pericolosi”, scrivono i ricercatori. “È importante sottolineare che questa tecnologia ha spianato la strada alla’ chimica verde'”.

Purtroppo però ancora oggi le agenzie di regolamentazione incaricate di valutare la sicurezza chimica non riescono a tenere il passo all’introduzione di nuove sostanze chimiche, come dimostrano i sostituti del bisfenolo,

Il consiglio di Hunt ai consumatori su BPA-free o no, è quello di evitare i prodotti di plastica che mostrano segni fisici di danni o invecchiamento, che non possono essere considerati sicuri.

Anche se lo studio è stato svolto sui topi, i timori legati all’esposizione alle sostanze MPA-free sono concreti e finalmente si cominicia a indagare sugli effetti dei sostituti.

Lo studio è stato pubblicato su Current Biology.

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Francesca Mancuso

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