Finalmente anche nel nostro Paese le donne avranno accesso gratuito alla pillola anticoncezionale (come avviene già in altre parti d'Europa)
Il Comitato prezzi e rimborsi dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) ha approvato la decisione di rendere gratuita la pillola anticoncezionale per le donne di tutte le fasce d’età
Il costo stimato di questo provvedimento, annunciato in occasione della Giornata nazionale per la Salute della Donna, è di circa 140 milioni di euro all’anno.
Approvata, inoltre, la gratuità della profilassi pre-esposizione contro il virus dell’HIV (la cosiddetta Prep), per la quale si prevede una spesa annua di alcune centinaia di migliaia di euro: questa verrà distribuita solo attraverso gli ospedali (il suo uso sarà sempre valutato da uno specialista).
La contraccezione gratuita
Il tema della contraccezione a spese dello Stato è delicato e da tempo oggetto di dibattito nel nostro Paese. In altri Paesi, come ad esempio la Francia, la pillola anticoncezionale gratuita è già realtà da alcuni anni.
Presto, invece, la contraccezione orale gratuita sarà garantita anche in Italia, alle donne di tutte le fasce d’età, senza distinzione di reddito.
I farmaci contraccettivi femminili sono stati divisi da AIFA in tre categorie, in base alla “generazione” di appartenenza: i meno cari delle diverse categorie sono stati resi gratuiti (la diversificazione dei prodotti ne garantisce una certa sovrapponibilità).
Rendere i contraccettivi gratuiti per tutte le donne significa allargare la platea che fa ricorso a questi farmaci – attualmente ancora troppo contenuta: secondo AIFA, nel nostro Paese è alto il numero delle donne che ad oggi non fanno uso di anticoncezionali a causa dei prezzi troppo elevati.
PrEP
L’acronimo PrEP sta per “profilassi pre-esposizione” e definisce i farmaci anti-HIV che possono essere assunti da persone HIV-negative che hanno un rischio di contrarre l’HIV: questa terapia riduce sensibilmente il rischio di diventare sieropositivi.
La decisione di rendere gratuito anche questo trattamento farmacologico, attualmente a carico del paziente, rappresenta un investimento in termini di salute che, nel lungo periodo, è potrà ammortizzare le spese sanitarie.
A fronte di una spesa di poche centinaia di migliaia di euro all’anno, la PrEP permetterà di contenere la diffusione del virus dell’HIV, con un importante risparmio per quanto riguarda la distribuzione dei farmaci antiretrovirali.
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Fonte: ANSA
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