Pillola anticoncezionale: per il momento resta a pagamento, gratuità rimandata a data da destinarsi

La riunione dell'Agenzia Italiana del Farmaco non si è conclusa con il via libera auspicato, la pillola anticoncezionale resta ancora a pagamento nel nostro Paese, ma per quanto le procedure per la gratuità del contraccettivo orale potrebbero essere state avviate bisognerà attendere ancora

Tutto tace dopo l’incontro dell’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, riunita nella giornata di ieri mercoledì 5 ottobre. All’ordine del giorno i contraccettivi orali. (Leggi anche: Pillola anticoncezionale gratuita per le donne under 25: in corso la riunione dell’AIFA)

La Commissione Tecnico Scientifica (CTS) avrebbe dovuto valutare la possibile gratuità della pillola anticoncezionale per le donne under 25, ma la decisione tanto sperata non è poi giunta. Per ora la pillola contraccettiva rimarrà dunque a pagamento. Unica eccezione sei Regioni italiane, Puglia, Marche, Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia in cui la contraccezione gratuita è garantita e non solo per le più giovani.

Dei tanti contraccettivi in commercio la pillola rappresenta uno dei più utilizzati in base alle esigenze delle pazienti e al proprio stato di salute. Renderla gratuita e accessibile a milioni di donne sarebbe stata una conquista enorme, ma a quanto pare bisognerà attendere ancora per il via libera. Quanto di preciso ancora non si sa.

La proposta, già legge in Francia, è sul tavolo dell’AIFA da parecchi mesi, ma più passa il tempo e più si rischia di non ottenere nulla di fatto. Gli iter per rendere il contraccettivo orale potrebbero essere stati avviati, ma con il rinnovo degli organi direttivi, fissato per novembre, nuovi ostacoli si presentano all’orizzonte. La gratuità della pillola anticoncezionale è rimandata a data da destinarsi.

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