Pillola anticoncezionale gratis: niente via libera dell’Aifa (per ora) “servono approfondimenti”

C'è ancora da aspettare per vedere il giorno in cui, anche in Italia, la pillola anticoncezionale sarà resa gratuita. Dopo il via libera di aprile scorso, ora il Cda dell'Aifa prende tempo chiedendo ulteriori approfondimenti

Poche settimane fa avevamo accolto con favore l’intenzione di Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) di rendere gratuita per tutte le donne la pillola anticoncezionale (come avviene già in altre parti d’Europa).

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Ora però, un nuovo comunicato dell’Aifa, smonta l’entusiasmo. Il Cda dell’Agenzia spiega infatti che ha bisogno di approfondimenti su diversi aspetti della questione.

Il Cda in pratica, nonostante il parere positivo delle due commissioni di Aifa (Cts, tecnico scientifica) e Cpr (per prezzi e rimborsi), non ha dato il via libera alla pillola anticoncezionale gratis, rimandando di fatto la decisione.

Quali sono le motivazioni? Nel comunicato si legge:

Il Consiglio di Amministrazione di AIFA ha preso atto che le Commissioni consultive dell’Agenzia non hanno ancora elaborato precise indicazioni sulle fasce di età a cui concedere gratuitamente la pillola anticoncezionale, sulle modalità di distribuzione e sui costi per il Sistema Sanitario Nazionale nei vari scenari di adozione della rimborsabilità. Per esempio, per tutte le donne in età fertile, per le donne che versano in condizioni economicamente disagiate o per le giovani fino a 19/26 anni come avviene in alcuni Paesi europei e nelle sei regioni italiane che offrono gratuitamente la pillola anticoncezionale. Il CdA ha rilevato, dunque, che non sussistono gli elementi essenziali per deliberare.

Dunque i problemi sarebbero due:

  • la mancanza di chiarezza sulle fasce di età delle donne che potranno avere la pillola gratis
  • la mancanza di indicazione su modalità di distribuzione e costi per il sistema sanitario

La decisione è quindi rimandata a quando saranno chiarite queste questioni. L’Aifa conclude:

Come di consueto, il CdA afferma di essere pronto a svolgere il suo ruolo e ad esprimere compiutamente il suo parere non appena disporrà dell’adeguata istruttoria richiesta alle Commissioni consultive. Inoltre, con queste indicazioni, il Consiglio si impegna ad attivare un tavolo di concertazione con i Ministeri vigilanti e la Conferenza delle Regioni.

Naturalmente, quanto stabilito il 21 aprile scorso dal Comitato prezzi e rimborsi della stessa Aifa, ovvero di rendere la pillola gratuita per le donne in Italia, non era stato accolto con favore da tutti e aveva sollevato non poche polemiche.

Potrebbero aver influito proprio tali pressioni sul dietrofront dei vertici Aifa?

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Fonte: Aifa

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