Pfas: questo test li ha trovati in preservativi e lubrificanti, anche i Durex non si salvano (ma per un altro motivo)

Mamavation ha testato 29 marche di preservativi e lubrificanti alla ricerca di PFAS che sono stati effettivamente trovati in alcuni prodotti, ma non è l'unico problema

Negli ultimi anni, il dibattito sui PFAS, i cosiddetti “forever chemicals” è diventato sempre più acceso. Queste sostanze chimiche persistenti e tossiche si trovano in molti prodotti che usiamo ogni giorno, dalle pentole antiaderenti alle giacche impermeabili. Recentemente Mamavation, piattaforma di consulenza e advocacy focalizzata sulla salute e la sicurezza ambientale, le ha trovate anche in alcuni prodotti insospettabili.

L’indagine ha analizzato 29 marche di preservativi e lubrificanti proprio alla ricerca di PFAS. In ogni campione il laboratorio certificato EPA di Mamavation è andato a misurare il livello di fluoro organico, un indicatore fondamentale poiché tutti i PFAS contengono fluoro.

Il processo di analisi è iniziato con la determinazione del fluoro totale attraverso la combustione dei campioni in fiaschette di ossigeno, seguita dalla misurazione con un elettrodo ionoselettivo. Se il livello di fluoro totale superava i 10 ppm, il laboratorio procedeva con una misurazione specifica del fluoro ionico libero e sottraeva questo valore dal fluoro totale per calcolare la quantità di fluoro organico presente. Questo valore indicava la potenziale presenza di PFAS.

I risultati sono stati abbastanza preoccupanti: il 14% dei prodotti testati presentava tracce di PFAS. Più nello specifico, il 12% dei preservativi mostrava livelli rilevabili di fluoro organico (un marcatore dei PFAS) superiori a 10 ppm. Tra i lubrificanti, invece, il 25% presentava PFAS, con livelli di fluoro organico variabili tra 13 ppm e 68 ppm.

Ma come finiscono i PFAS nei preservativi? L’indagine suggerisce che potrebbero arrivare tramite i materiali utilizzati, come i guanti in lattice o le attrezzature di produzione, o se vengono impiegati rivestimenti e ausiliari contenenti PFAS durante la lavorazione del prodotto.

La situazione è seria in quanto, come ha sottolineato Linda Birnbaum, scienziata ed ex direttrice del National Institute of Environmental Health Sciences, l’esposizione ai PFAS in aree particolarmente sensibili come la vagina e il pene potrebbe comportare rischi significativi. Le aree altamente vascolarizzate potrebbero assorbire infatti questi contaminanti in modo più efficace rispetto ad altre parti del corpo.

I prodotti migliori e peggiori

Alla fine del test, alcuni prodotti sono risultati migliori e altri peggiori. Vi riportiamo queste informazioni anche se si tratta principalmente di referenze vendute sul mercato statunitense e solo alcuni preservativi e lubrificanti sono presenti anche in Italia.

Preservativi senza fluoro organico rilevabile:

  • Glyde Ultra Standard Fit Ultra Thin
  • PS Good Times
  • Sustain Natural

Lubrificanti senza fluoro organico rilevabile:

  • Aloe Cadabra Lubrificante e Idratante Personale
  • Foria Awaken Arousal Oil
  • Honey Pot Organic Strawberry Intimate

I seguenti preservativi presentano invece livelli di fluoro organico rilevabili o scarsa trasparenza sugli ingredienti e materiali utilizzati:

  • Trojan Ultra Thin per Ultra Sensibilità: Fluoro Organico: 13 ppm – Ingredienti e Materiali: Non trasparenti al 100%
  • Union Standard Ultra Sottili: Fluoro Organico: 25 ppm (con un secondo prodotto testato a 68 ppm) – Ingredienti e Materiali: Trasparenza limitata, lattice naturale, polvere di amido di mais, lubrificante siliconico di qualità medica

Per quanto riguarda i lubrificanti, questi presentano livelli di fluoro organico rilevabili o ingredienti che potrebbero non essere ottimali:

  • KY Jelly Classic: Fluoro Organico: 13 ppm – Ingredienti: Acqua, glicole propilenico, idrossietilcellulosa, acido benzoico, carbomer, idrossido di sodio
  • Lola Tingling Mint Pleasure Gel – Fluoro Organico: 39 ppm: Ingredienti: Dimeticone, dimeticonolo, mentolo
  • PS Lubrificante Premium Ipoallergenico e Curativo – Fluoro Organico: 25 ppm: Ingredienti: Aloe biologica, foglie di tè verde, funghi della neve, estratto di quinoa, avena, canapa coltivata in fattoria, semi di lino
  • Uberlube – Fluoro Organico: 32 ppm – Ingredienti: Dimeticone, dimeticonolo, ciclometicone, acetato di tocoferolo (vitamina E)

Il test ha penalizzato dunque anche quei prodotti che non erano abbastanza trasparenti in quanto a composizione.

E i preservativi Durex?

Sebbene i preservativi Durex testati, i Real Feel Non-Latex Regular Fit e i Durex Air Regular Fit Ultra Thin, abbiano mostrato risultati di fluoro organico non rilevabile nei test di laboratorio, viene segnalato che, come per altri prodotti, la trasparenza riguardo agli ingredienti e ai materiali utilizzati non è completa.

Su Mamavation si legge:

Quando abbiamo svolto la nostra verifica su ingredienti e materiali li abbiamo contattati chiedendo loro di rivelarli. Sfortunatamente, questi marchi non sono stati trasparenti al 100% su quali ingredienti e materiali utilizzano, né sul loro sito Web né quando è stato chiesto loro. In altre parole, non sappiamo cosa c’è dentro questi prodotti.

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Fonte: Mamavation

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