Bambini nati sottopeso, è colpa dei pesticidi? Nella località di Salinas Valley, in California, le donne partoriscono bambini di peso inferiore alla norma. Le mamme vivono entro tre miglia di distanza da campi coltivati trattati con pesticidi. Ad affermarlo è un nuovo studio statunitense.
Bambini nati sottopeso, è colpa dei pesticidi? Nella località di Salinas Valley, in California, le donne hanno partorito di frequente bambini di peso inferiore alla norma. Le mamme vivevano entro tre miglia di distanza da campi coltivati trattati con pesticidi. Ad affermarlo è un nuovo studio statunitense.
La scoperta è parte di una ricerca condotta dal Center for Environmental Research and Children’s Health’s, che si è occupato di studiare l’esposizione dei residenti al bromuro di metile, un pesticida che viene applicato sui terreni, sotto forma di gas, prima di procedere alle semine o ai trapianti.
La sostanza è tra le cause del buco nell’ozono. Alcune coltivazioni, come quelle di fragole, ne farebbero ancora utilizzo, almeno in California. La ricerca ha evidenziato che le donne esposte al pesticida nel secondo trimestre di gravidanza davano alla luce dei bambini che pesavano almeno 100 grammi in meno rispetto ai piccoli nati in zone più sicure.
Lo studio ha preso in considerazione i casi di 442 donne che vivevano nelle vicinanze di campi trattati con bromuro di metile tra il 1999 e il 2000, periodo in cui il pesticida veniva impiegato di frequente. Pesticidi come il bromuro di metile possono essere trasportati lontano dai campi, verso i centri abitati, semplicemente dall’aria. Il Montreal Protocol and the Clean Air Act aveva vietato il pesticida nel 2005, con alcune eccezioni, compresa la coltivazione di fragole.
Dato che la California produce l’80% delle fragole statunitensi, gli esperti hanno più volte suggerito di ricorrere sostanze alternative, ma attualmente sono ancora in corso ricerche per trovare validi sostituti.
E per quanto riguarda l’Italia e l’Europa? La Commissione Europea ha vietato l’impiego di bromuro di metile – che interessava soprattutto la coltivazione di fragole e pomodori – a partire dal 1° gennaio 2005. In Italia il suo utilizzo per la fumigazione dei terreni risultava già escluso da tempo.
Marta Albè
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