Cellule morte della pelle per purificare l’aria?

Secondo una recente scoperta, le cellule morte della nostra pelle sarebbe in gradoi, grazie allo squalene, di eliminare parte dell'ozono presente nell'aria

Forse sembra un po’ macabra come idea, ma sicuramente è originale. Secondo un recente studio, lo squalene, una specie di olio presente sulle cellule della pelle, potrebbe favorire la rimozione dell’ozono dall’aria che respiriamo. E tale sostanza si troverebbe in particolare sulla pelle morta.

La scoperta si deve al chimico Charles Weschler che insieme al suo team ha analizzato la polvere di alcune superfici come i davanzali delle finestre, dimostrando che lo squalene è più efficace del colesterolo per rimuovere l’ozono. Occorre infatti sapere che quest’ultimo, tanto utile a proteggerci dalle radiazioni solari, è dannoso alla nostra salute se inalato in determinate quantità.

Perché sui davanzali? Perché qui si depositano gran parte delle cellule morte della pelle e dei capelli, presenti ad esempio sui nostri vestiti. La polvere che tanto in fretta cerchiamo di eliminare contiene numerose cellule morte che, continuano a reagire, eliminando l’ozono anche non in presenza degli esseri umani.

Secondo gli studiosi, tuttavia, non è necessario far accumulare la polvere nelle nostre case, per mantenere pulita l’aria. Infatti, la nostra produzione giornaliera di cellule morte della pelle media è di circa 500 milioni di unità, e basterebbero a ridurre i livelli di ozono dal 2 al 15 per cento. Dovremo dunque cominciare tutti a fare come Vincent il celebre protagonista del film Gattaca?

Francesca Mancuso

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