Alzarsi presto al mattino – e andare a letto più presto – rende più felici, allontana la depressione e migliora il nostro benessere
Alzarsi presto al mattino – e, conseguentemente, andare a letto più presto – rende più felici, allontana la depressione e migliora il nostro benessere generale. È quanto emerge da uno studio.
La pandemia, il lockdown e il cosiddetto ‘lavoro agile’ hanno reso più flessibili i nostri orari e, in molti casi, scombussolato completamente il nostro orologio biologico – portando a squilibri nel ritmo sonno-veglia che hanno amplificato condizioni di ansia e di insonnia. I ricercatori dell’Università di Exeter hanno condotto uno studio sui ritmi del sonno e hanno scoperto che essere geneticamente predisposti ad alzarsi presto al mattino migliora il proprio benessere e protegge dall’insorgenza della depressione.
Il team ha lavorato sulla base di uno studio precedente che ha mappato 351 geni connessi alla predisposizione di ognuno di noi ad essere un ‘mattiniero’ o una ‘civetta’ (ovvero una persona più produttiva nelle ore notturne, ma che preferisce dormire la mattina). Per questo studio è stato utilizzato un processo statistico chiamato Randomizzazione Mendeliana per esaminare se la presenza o assenza di questi geni ha un’influenza sulla salute mentale e sull’insorgenza di malattie come la depressione. Tuttavia, oltre alle informazioni genetiche, i partecipanti all’indagine hanno anche fornito informazioni sul loro orologio biologico e su se si considerassero più mattinieri o più nottambuli.
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Abbiamo notato che le persone che vivono disallineate rispetto al loro orologio biologico sono più inclini a soffrire di depressione e ad avere problemi di salute – spiega Jessica O’Loughlin, autrice dello studio. – Abbiamo anche avuto prova del fatto che essere una persona mattiniera protegge dal rischio di depressione e migliora lo stato di salute generale. Riteniamo che questo sia dovuto al fatto che la società in cui viviamo impone dei ritmi lavorativi che si svolgono a partire dalla mattina presto, e questo vuol dire che le ‘persone-civetta’ sono costrette a sconvolgere i propri ritmi biologici, essendo costrette ad alzarsi presto per andare al lavoro. Invece, le persone mattutine sono più propense ad essere allineate con il proprio orologio biologico.
L’epidemia da Covid-19 ha introdotto una nuova flessibilità negli schemi di lavoro per molte persone in tutto il mondo – spiega ancora la dottoressa Jessica Tyrrell. – Questo studio dimostra che allineare il programma lavorativo al proprio orologio biologico può migliorare la salute mentale anche nelle ‘persone-civetta’.
Fonte: Molecular Psichiatry
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