Omicron 5: se nonostante i chiari sintomi il tampone è negativo potrebbe essere per questi 3 motivi

Omicron 5 si caratterizza per il fenomeno della positività ritardata. Ma di cosa si tratta? Perché si verifica e, soprattutto, cosa bisogna fare se si hanno i sintomi del Covid-19 ma si risulta negativi ai test antigenici?

Omicron 5 al momento è la variante più diffusa, ed è caratterizzata dal fenomeno della positività ritardata.

Questo fenomeno sta rendendo più difficile contenere e controllare la diffusione. Ma perché si verifica? Da cosa può dipendere e, soprattutto, di cosa si tratta?

Leggi anche: Omicron 5: quanto durano i sintomi, l’incubazione e la positività?

Omicron 5: perché il tampone è negativo nonostante sia infetto

Si parla di positività ritardata per indicare il fenomeno che sta caratterizzando la variante Omicron 5 del SARS-CoV 2. Questo fenomeno consiste nell’avere i sintomi caratteristici dell’infezione da Covid, ossia febbre, raffreddore e mal di gola, stanchezza, diarrea e vomito, ma risultare negativi ai tamponi antigenici.

Perché si verifica tutto questo? Secondo gli esperti vi sarebbero tre diversi motivi:

  • sistema immunitario: secondo la maggior parte dei ricercatori la principale causa è da ricercare nel sistema immunitario, che si attiva non appena si entra in contatto con il virus. Questa attivazione repentina non appena si manifestano i sintomi, precede la positività rilevata dal tampone. Il motivo è che la carica virale non è ancora così elevata da poter essere individuata tramite il test. La rapidità del nostro sistema immunitario è dovuta ai vaccini oppure al fatto che si è già entrati a contatto con il virus.
  • test antigenici: un’altra causa potrebbe essere semplicemente dovuta a come si effettuano i test antigenici fai da te. Può accadere, ed è molto frequente, che le persone non vadano in profondità e, di conseguenza, non raccolgano bene il materiale biologico dalle narici. Risultato? Si hanno dei test falsi negativi.
  • carica virale delle varianti Omicron: terza e ultima ipotesi riguarda il modo in cui si comportano queste varianti più recenti, come Omicron 5. Infatti, si è potuto notare che queste portano a un minor accumulo delle particelle virali nelle cellule del naso, rendendo più difficile rilevare la positività tramite il test antigenico. In più, la variante Omicron 5 colpisce il tratto respiratorio superiore senza intaccare i polmoni e, di conseguenza, l’accumulo di virus è nettamente inferiore rispetto alla precedente variante Delta.

Quindi, il consiglio se si ha la sintomatologia tipica dell’infezione da Coronavirus ma si risulta negativi ai primi tamponi, è di ripetere il test qualche giorno dopo in modo che la carica virale si alzi e possa essere rilevata.

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