Gli oli essenziali sono alleati naturali della nostra salute da una parte preziosi, dall’altra potenzialmente rischiosi (se non si utilizzano nel modo corretto). E’ il caso anche di due tra le essenze più note e apprezzate il tea tree oil e l’olio essenziale di lavanda, che una nuova ricerca ha collegato alla crescita del seno negli uomini.
Gli oli essenziali sono alleati naturali della nostra salute da una parte preziosi, dall’altra potenzialmente rischiosi (se non si utilizzano nel modo corretto). È il caso anche di due tra le essenze più note e apprezzate il tea tree oil e l’olio essenziale di lavanda, che una nuova ricerca ha collegato alla crescita del seno negli uomini.
Nel corso dell’ENDO 2018, il 100° incontro annuale della Endocrine Society a Chicago, i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Scienze della Salute Ambientale (NIEHS) hanno presentato ulteriori prove del fatto che gli oli essenziali possono dare degli effetti indesiderati e non sono quindi rimedi che vanno presi con leggerezza.
Un gruppo di ricerca americano ha infatti valutato l’azione di quattro sostanze chimiche che appaiono sia nell’olio essenziale di lavanda che in quello dell’albero del tè, più noto come tea tree oil. Si tratta di eucaliptolo, 4-terpineolo, dipentene / limonene e alfa-terpineolo e di linalile acetato, linalolo, alfa-terpinene e gamma-terpinene (questi ultimi presenti alternativamente solo in uno dei due oli). I principi attivi sono stati applicati su cellule di cancro umano in provetta e gli scienziati hanno misurato il modo in cui questi influenzavano l’attività degli ormoni sessuali.
Il gruppo di ricerca ha scoperto che queste sostanze chimiche possono agire come estrogeni e andare a bloccare gli androgeni come il testosterone. Di conseguenza potrebbero avere come effetto collaterale quello di far crescere il seno anche agli uomini. Da notare, tra l’altro, che queste sostanze, come hanno sottolineato gli esperti, non sono specifiche solo per gli oli di lavanda e tea tree ma compaiono anche in altri 65 tipi di oli essenziali.
Non si vogliono però lanciare allarmisti ingiustificati, gli scienziati hanno infatti sottolineato che questi oli tendono a sviluppare la crescita del seno solo in persone predisposte e particolarmente sensibili ai principi attivi. Inoltre, c’è da considerare che il test è stato effettuato su cellule tumorali e dunque non è certo che l’effetto degli oli essenziali sarebbe uguale anche su tessuti mammari normali.
Non è però la prima volta che uno studio mette in correlazione l’utilizzo di oli essenziali con uno squilibrio ormonale. Già nel 2007 una ricerca, pubblicata sul New England Journal of Medicine, aveva applicato oli di lavanda e di tea tree alle cellule del cancro al seno mostrando come i principi attivi contenuti in questi rimedi naturali riuscissero ad influenzare l’attività degli estrogeni e degli androgeni. Era stato riferito anche di tre ragazzi che avevano sviluppato seni più grandi dopo aver usato prodotti che contenevano oli di lavanda o di tea tree. Avendone però interrotto l’uso, la loro ginecomastia (appunto l’anomala crescita del seno negli uomini) era piano piano scomparsa.
Tutto questo ancora non è sufficiente per sapere con certezza gli effetti degli oli essenziali sul sistema ormonale e sono necessari ulteriori studi. Nel frattempo comunque il consiglio sempre valido rimane quello di fare attenzione a non abusare di queste sostanze e soprattutto a non utilizzarle mai per via interna senza prima aver sentito il parere di un esperto.
Il problema tra l’altro è che, come mettono in luce anche gli stessi i ricercatori, che gli oli essenziali si trovano ormai in molti prodotti e dunque questo potrebbe esporre ad un rischio di sovradosaggio. Attenzione dunque a valutare un eccessivo utilizzo controllando l’Inci dei prodotti che si utilizzano: bagnoschiuma, shampoo, dentifrici, ecc.
Come ha dichiarato il dottor J. Tyler Ramsey, autore principale della ricerca:
“La nostra società ritiene che gli oli essenziali siano sicuri, ma possiedono una quantità diversa di sostanze chimiche e dovrebbero essere usati con cautela perché alcune di queste sostanze chimiche sono potenziali perturbatori endocrini”.
Come sempre la soluzione sta nel buon senso e in un consumo moderato di ogni cosa ma soprattutto nel non cadere nell’errore di ritenere i rimedi naturali sempre sicuri anche ad alti dosaggi solo perché non di provenienza chimica.
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Francesca Biagioli