Secondo una recente ricerca la classificazione degli odori come piacevoli o sgradevoli non ha alcun legame con il background culturale. Tutto dipende dalla struttura della molecola dell'odore e da preferenze personali.
Gli odori che ci piacciono o non ci piacciono sono determinati principalmente dalla struttura della particolare molecola dell’odore.
Uno studio, infatti, ha mostrato che le persone condividono le preferenze relative agli odori indipendentemente dal background culturale.
I ricercatori hanno dichiarato che:
Volevamo esaminare se le persone in tutto il mondo hanno la stessa percezione dell’olfatto e gli stessi tipi di odore, o se si tratta di qualcosa che viene appreso culturalmente. Tradizionalmente è stato visto come culturale, ma possiamo dimostrare che la cultura ha ben poco a che fare con esso.
(Leggi anche: Studio rivela perché stiamo diventando sempre meno sensibili agli odori del corpo e alla puzza di sudore)
Lo studio
Il recente studio mostra che la struttura della molecola dell’odore determina se uno è considerato gradevole o meno.
I ricercatori hanno scoperto che alcuni odori piacevano più di altri, indipendentemente dall’affiliazione culturale dei partecipanti.
Per le popolazioni indigene, i ricercatori hanno selezionato nove comunità che rappresentano stili di vita diversi: quattro gruppi di cacciatori-raccoglitori e cinque gruppi con diverse forme di agricoltura e pesca.
Alcuni di questi avevano pochissimi contatti con prodotti alimentari occidentali o articoli per la casa.
Lo studio ha incluso un totale di 235 persone, a cui è stato chiesto di classificare gli odori su una scala da piacevole a sgradevole.
I risultati hanno mostrato variazioni tra gli individui all’interno di ciascun gruppo, ma una corrispondenza globale su cui gli odori sono piacevoli e sgradevoli.
I ricercatori mostrano che la variazione è ampiamente spiegata dalla struttura molecolare (41%) e dalle preferenze personali (54%), e ne è emerso che la vaniglia era considerata la più piacevole, mentre la puzza dei piedi la più sgradevole.
Gli odori che ai partecipanti è stato chiesto di classificare includevano vaniglia, che ha un odore migliore, seguita dal butirrato di etile, che odora di pesche.
Quello che la maggior parte dei partecipanti ha ritenuto il meno gradevole era l’acido isovalerico, che si trova in molti alimenti, come formaggio, latte di soia e succo di mela, ma anche nel sudore dei piedi.
Una possibile ragione per cui le persone considerano alcuni odori più piacevoli di altri, indipendentemente dalla cultura, è che questi hanno aumentato le possibilità di sopravvivenza durante l’evoluzione umana.
Ora sappiamo che esiste una percezione universale dell’odore che è guidata dalla struttura molecolare, e questo spiega perché alcuni ci piacciono e altri no.
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Fonte: Current Biology
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