Il nucleare è estremamente pericoloso per la salute. E soprattutto cancerogeno. A confermarlo è l’AIOM - Associazione Italiana Oncologia Medica - che in questi giorni sta tenendo un congresso mondiale negli Stati Uniti Stati, in cui si è affrontata anche la questione dell'energia atomica e del suo impatto sulla salute umana.
Il nucleare è estremamente pericoloso per la salute. E soprattutto cancerogeno. A confermarlo è l’AIOM – Associazione Italiana Oncologia Medica – che in questi giorni sta tenendo un congresso mondiale negli Stati Uniti Stati, in cui si è affrontata anche la questione dell’energia atomica e del suo impatto sulla salute umana.
A differenza dell’oncologo Umberto Veronesi a capo addirittura dell’Agenzia per la sicurezza nucleare, l’associazione dei medici impegnata contro i tumori non è affatto d’accordo sul ritorno all’atomo.
“Non esiste nulla di più cancerogeno delle radiazioni nucleari. – ha detto Carmelo Iacono, presidente dell’Aiom – che ha spiegato come gli effetti negativi si registrino a lungo termine e anche a notevoli distanze dai luoghi in cui risiedono i reattori – Le centrali nucleari non sono controllabili, pensiamo a Fukushima, lasciamole stare e puntiamo su energie alternative, poco inquinanti e che non presentano grandi rischi per la salute globale”.
Un disastro nucleare infatti ha effetti anche a distanza, coinvolge l’aria e l’acqua dei mari, perché le particelle tossiche si depositano ovunque, inquinano gli habitat dei pesci, le falde acquifere, le coltivazioni e i suoi effetti tossici si vedono spesso solo dopo anni. Come nel caso di Chernobyl, i cui effetti cancerogeni – in molti casi – si verificano ancora oggi.
Insomma, accettare il ritorno dell’atomo nel nostro Paese, è un po’ come vanificare, o almeno rendere più difficile, la lotta al cancro portata avanti fino ad oggi: “Troppi i probabili pericoli per giustificare gli eventuali benefici; – ha continuato Iacono – la lotta ai tumori è già di per se molto dura, non è il caso di aumentare i rischi. Un oncologo non può essere favorevole al nucleare”.
Il riferimento è naturalmente al prof. Umberto Veronesi, che – nonostante la sua professionalità – sostiene le regioni del nucleare, senza preoccuparsi degli effetti sulla salute.
“A scanso di equivoci – ha continuato lo scienziato – sia chiaro la nostra non è una presa di posizione politica, ma esclusivamente tecnica, da scienziati”.
Insomma, la lotta al cancro è già dura di per sé, il tumore è una delle prime cause di morte nel nostro Paese, e allora perché andarsela a cercare?
Verdiana Amorosi
Leggi tutti i nostri articoli sui referendum 2011
Leggi tutti i nostri articoli sul referendum nucleare
Leggi il nostro approfondimento sui referendum del 12/13 giugno 2011