Sul proprio canale Instagram, un chirurgo australiano spiega perché non dovremmo usare la carta igienica e cosa rischiamo se la usiamo
La carta igienica è uno strumento essenziale per la nostra igiene personale ogni volta che andiamo in bagno, eppure c’è qualcuno che è contrario al suo utilizzo – e non si tratta di un folle allergico alla pulizia, ma di un medico australiano.
Bradley Morris è un chirurgo del colon-retto australiano, meglio noto come @TheButtDoctor sul suo canale Instagram, dove raggiunge oltre 13.000 utenti con i suoi video e i suoi consigli di salute. Il dottore motiva la sua ostilità verso la carta igienica facendo notare ai suoi follower che per nessuna altra parte del corpo viene utilizzata della semplice carta asciutta per le pratiche igieniche.
Non ci si lava il corpo o i capelli con un asciugamano asciutto, senza acqua e sapone; allo stesso modo, non si igienizzano le mani sfregandole semplicemente su un tovagliolo, senza utilizzare un prodotto adatto; e ancora, non si lavano piatti e pentole con una spugna secca.
Quindi, perché dovremmo pulire le nostre parti intime con della semplice carta quando andiamo in bagno? Come spiega ancora il dottore, si tratta di un’area del nostro corpo particolarmente sensibile e delicata, che non andrebbe “trattata” in questo modo.
La maggior parte dei problemi – irritazioni, emorroidi, sanguinamento occasionale – sono dovuti a un eccessivo sfregamento della carta sulla pelle nel tentativo di praticare una corretta igiene. Tuttavia, spiega ancora il dottore, strofinare con vigore non è la soluzione adatta quando dobbiamo pulirci.
In presenza di feci molli o liquide, più difficili da pulire, anziché sfregare la pelle con la carta igienica (consumando, tra l’altro, massicce quantità di carta) meglio procedere con una pulizia più accurata con acqua e detergente specifico per non rischiare di traumatizzare la pelle e incorrere in fastidiose irritazioni.
Il dottor Morris si scaglia anche contro le persone che trascorrono molto tempo sedute sul gabinetto, magari “scrollando” la bacheca dei propri social o leggendo le mail: anche questa abitudine, oltre a minare alla nostra produttività, può aumentare il rischio di insorgenza di irritazioni anali ed emorroidi – come dimostrato anche da questo studio.
Dovremmo stare seduti sul gabinetto solo pochi minuti e lasciare che l’evacuazione delle feci avvenga in modo naturale e senza particolare sforzo da parte nostra. Allo stesso modo, dovremmo limitare al minimo la cattiva abitudine che ci porta a trattenerci quando abbiamo lo stimolo di andare in bagno – magari perché siamo impegnati in qualche attività che non vogliamo interrompere o semplicemente perché non abbiamo voglia.
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Anche questa nostra “pigrizia” può essere responsabile di irritazioni anali, ma anche di infiammazioni e blocchi a livello intestinale.
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Fonte: Instagram
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