“Non c’è cura”: Alessandro Borghi torna ad accendere i riflettori sulla sindrome di Tourette

Alessandro Borghi torna a parlare della sua sindrome di Tourette e centra il punto: “quanto è brutto sapere di non avere una cura a qualcosa che hai”. E scoperchia il vaso di pandora: tante patologie, silenziose e sommesse, impiegano anni per venire allo scoperto, molte di esse non hanno ancora terapie specifiche, molte altre, dalla fibromialgia all’endometriosi, rimangono addosso come un marchio

Come lui ne soffre anche Billie Eilish, così Alessandro Borghi torna a parlare della sindrome di Tourette ai microfoni di Bsmt, il podcast di Gianluca Gazzoli. Ma cos’è la sindrome di Tourette? E cure ce ne sono?

Proprio questo il punto cui arriva Borghi:

È bellissimo sapere che non c’è una cura a una cosa che hai. Questa è una frase forte, ci sono persone che hanno cose brutte. Però quanto è brutto non avere una risposta rispetto ad averla brutta?

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Proprio come mille altre malattie che non hanno una risposta per anni e che, una volta diagnosticate con estrema sofferenza, nemmeno hanno una cura risolutiva, così con la sindrome di Tourette bisogna imparare a conviverci. Esattamente come ha fatto l’attore romano, che racconta come la sua sia una forma “motoria” e non verbale (quella più conosciuta per cui la persona con sindrome di Tourette dice parolacce o bestemmia inconsapevolmente).

C’è tutto un mondo che riguarda la parte motoria, che sono dei tic soltanto. Il tic viene da stress post-traumatico, da una cosa che ti è successa. Il tic è il tuo modo di rispondere a quella roba lì. Si può guarire da un tic – spiega – dalla Tourette no perché è una cosa neurologica. È come uno starnuto, quando ti viene da starnutire devi starnutire.

@basement_bsmt

Alessandro Borghi ci ha parlato di una cosa che forse non molti sanno, ossia che lui convive con una leggere forma di Tourette che lo porta ad avere dei tic involontari. Tutto questo però, fortunatamente, non gli impedisce di essere l’attore fenomenale che conosciamo. Episodio completo: LINK IN BIO #alessandroborghi #sindromedetourette #cinematok #attore

♬ Pieces (Solo Piano Version) – Danilo Stankovic

Cos’è la sindrome di Tourette

Una malattia neuropsichiatrica, che colpisce il cervello e il comportamento. La caratteristica principale è l’emissione di rumori e di suoni assolutamente involontari e incontrollati e i movimenti del volto e degli arti. Generalmente questo disturbo compare durante l’infanzia e può accompagnare il soggetto anche in età adulta ed è spesso associato al disturbo ossessivo-compulsivo o al disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).

Quanto alla causa della sindrome di Tourette, ancora non c’è chiarezza, ma sembra che l’origine sia neurologica e associata al malfunzionamento di alcune aree del cervello, note come gangli della base, che responsabili del controllo dei movimenti del corpo umano. Ciò provocherebbe i caratteristici tic.

I tic con cui si manifesta la sindrome di Tourette

Chi soffre di questo disturbo presenta i seguenti tic:

  • grugnire/fare dei versi
  • schiarirsi la gola
  • tossire
  • gridare
  • annusare
  • soffiare

I più comuni tic motori, invece, sono:

  • sbattere gli occhi
  • fare dei movimenti con la testa
  • arricciare il naso
  • digrignare i denti
  • alzare gli occhi al cielo
  • torcere il collo
  • ruotare le spalle
  • saltare
  • toccare le altre persone
  • copiare i movimenti altrui
  • compiere gesti osceni (come alzare il dito medio)

La diagnosi e le cure

Ad oggi non esiste ancora un test valido per accertare questa sindrome. La diagnosi può essere fatta sulla base dei disturbi presenti. Il disturbo neurologico è accertato nel caso in cui vengono escluse altre malattie.

Per diagnosticare la sindrome di Tourette è necessario:

  • avere tic motori multipli e almeno uno vocale, non per forza contemporaneamente
  • avere tic frequentemente (persistenza dei tic per almeno un anno)
  • che il disturbo si manifesti prima dei 18 anni

Sì ma le cure? Pare che in casi lievi non sia consigliata alcuna terapia, ma quando la disabilità è considerata tra moderata e grave è necessario intraprendere un percorso di terapia cognitivo-comportamentale (habit reversal) ed eventualmente anche una terapia farmacologica. Non esistono, però, attualmente, cure specifiche.

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Fonti: Istituto Superiore di Sanità / BSMT

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