Niente più pfas nei cosmetici e nell’abbigliamento in Francia (ma rimangono ancora nelle padelle)

L'Assemblea Nazionale francese ha votato per vietare i Pfas in 3 categorie di prodotti tra cui cosmetici e prodotti tessili per abbigliamento ma ha escluso gli utensili da cucina, rimangono quindi nelle tanto discusse padelle antiaderenti

L’Assemblea Nazionale francese ha compiuto un passo significativo per la tutela della salute pubblica adottando un disegno di legge volto a vietare in alcuni prodotti l’uso delle sostanze per- e polifluoroalchiliche, note come Pfas, pericolose in quanto potenzialmente cancerogene ed interfenti endocrini.

Nonostante l’opposizione del Governo e del potente gruppo industriale SEB, leader nella produzione di padelle antiaderenti, l’iniziativa ha ricevuto un sostegno unanime con 186 voti favorevoli, nessun voto contrario e 27 astensioni.

Il deputato verde della Gironda, nel sud-ovest della Francia, Nicolas Thierry, ha invitato i suoi colleghi a:

prendere posizione di fronte a un grave scandalo sanitario, forse il più grande inquinamento di massa della nostra storia.

Il nuovo disegno di legge riguarda in particolare il diveto di Pfas per tre categorie di beni di consumo:

  • cosmetici
  • prodotti tessili per abbigliamento (esclusi gli indumenti protettivi per gli addetti alla sicurezza e alla protezione civile)
  • scioline da sci (cera da sci)

Ma non è ancora stato fatto tutto il possibile: rimangono fuori dalla normativa gli oggetti più discussi in quanto a presenza di Pfas. Ci riferiamo ovviamente alle padelle antiaderenti.

Leggi anche: Pfas trovati nelle padelle di quasi tutti i marchi, anche quelle in ceramica. Tefal, Ikea e Lidl tra i peggiori

La controversia riguardante le padelle ha diviso l’opinione pubblica e le lobby industriali. Mentre i sostenitori della legge sottolineavano l’importanza di eliminare gradualmente l’uso di queste sostanze nocive, la SEB e altri produttori temevano conseguenze economiche negative.

La decisione di escludere le padelle dal divieto ha suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, la SEB ha espresso soddisfazione per la decisione, sottolineando la necessità di valutazioni basate sulla scienza e il buon senso. Dall’altro, gruppi ambientalisti e sindacati hanno criticato questa eccezione, sottolineando che le padelle antiaderenti sono un importante veicolo di esposizione ai Pfas.

La legge, che prima di entrare in vigore dovrà essere votata anche dal Senato, vieterà la produzione, l’importazione e la vendita dei sopraelencati prodotti contenenti Pfas in Francia, a partire dal 1° gennaio 2026.  

Nonostante l’importante eccezione delle padelle, la legge rappresenta comunque un passo significativo nella lotta contro l’inquinamento da Pfas. Il divieto riguarderà una vasta gamma di prodotti, riducendo di conseguenza l’esposizione a queste sostanze potenzialmente dannose per la salute umana e l’ambiente.

Resta da vedere come evolverà la legislazione e quali impatti avrà sul panorama industriale francese (ma anche le ripercussioni a livello internazionale).

L’Europa quando si muoverà per limitare, o meglio eliminare, i Pfas?

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Fonte: Le Monde

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook