Secondo una nuova ricerca ascoltare musica potrebbe aiutare i pazienti affetti da demenza nel riuscire a sviluppare la comunicazione non verbale. Il programma Musical Bridges to Memory, al quale hanno preso parte, è stato riconosciuto anche dall'Alzheimer's Association come terapia alternativa ai farmaci
Un nuovo studio ha rivelato che la musica aiuta a promuovere la comunicazione non verbale tra i pazienti con demenza.
Lo studio, pubblicato di recente sulla rivista Alzheimer Disease and Associated Disorders, ha esaminato un programma chiamato Musical Bridges to Memory e come ha aiutato i pazienti a connettersi con i loro cari dopo aver perso la capacità di comunicare verbalmente.
Nel programma veniva suonata musica dal vivo. L’idea è che la musica stimoli l’interazione tra il paziente e il caregiver cantando, ballando o suonando semplici strumenti.
I ricercatori hanno sottolineato che:
Possono elaborare la musica, possono ottenerla, riceverla, rispondono ad essa, possono ballare, possono suonare e cantare insieme ad essa. Queste sono componenti che restano praticamente intatte anche in caso di demenza.
Lo studio
Nello studio 21 pazienti e i loro assistenti si sono impegnati nel programma Musical Bridges to Memory una volta alla settimana per tre mesi.
Sono stati filmati 10 minuti prima e 10 minuti dopo ogni sessione di 45 minuti, per valutare come la musica li ha influenzati.
I ricercatori hanno scoperto che la comunicazione non verbale è aumentata in modo significativo per coloro che hanno preso parte al programma.
Una scoperta importante, anche perché l’Alzheimer’s Association ha riconosciuto la musicoterapia come un modo per curare la demenza senza l’uso della terapia farmacologica.
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Fonte: Alzheimer Disease
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